A scuola d’estate? Non siamo in Svezia, a luglio e agosto in Italia fa caldo. Lettera

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Inviata da Eugenio Tipaldi – Il Presidente Draghi ha confermato, presentando il suo programma di governo al Senato, la rimodulazione del calendario scolastico, proponendo aperture pomeridiane ed estive.

Qualcuno-forse il neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che dovrebbe pure avere voce in capitolo- dovrebbe sommessamente fargli notare che sono aperture improponibili per i seguenti motivi:
1.A giugno si svolgono gli esami di licenza media e vi sono impegnati tutti gli insegnanti; fino a metà luglio si svolgono gli esami di maturità.
2.E’ già difficile con questa pandemia tener aperte le scuole per le attività curricolari.
3.Non siamo in Svezia e a luglio e agosto in Italia fa caldo ,molto caldo…E il turismo estivo deve pur ripartire o chiudiamo ,dopo le piste da sci, anche le spiagge?

Comprendo che il Presidente parta da un’esigenza giusta: bisogna far recuperare gli alunni. Ma non parlerei di ore perse perché gli insegnanti hanno lavorato, eccome, anche in DAD, altrimenti li offende. La pandemia ha costretto a chiudere le scuole fisiche per lungo tempo e la DAD, per quanti sforzi abbiano fatto i docenti, non rende come la didattica in presenza e parecchi alunni, specie i più fragili e svantaggiati, sono rimasti indietro. Ma il rimedio che Lei propone non è fattibile. Occorre che gli insegnanti siano prima vaccinati per aprire in sicurezza le scuole, che adesso aprono e chiudono per i contagi. A giugno possono fare recupero gli alunni della scuola primaria e quelli delle superiori che non fanno gli esami. A luglio e agosto con il caldo afoso non credo che gli studenti riescano a mantenere le mascherine sulla bocca né si possono installare i condizionatori nelle aule perché possono veicolare le famigerate goccioline del virus Covid 19. I recuperi si potrebbero fare a settembre, considerando che molti studenti saranno promossi, nonostante le insufficienze in alcune discipline. Ma dal 1 settembre il ministro dell’Istruzione dovrebbe garantire tutti gli insegnanti in cattedra; e i docenti devono essere retribuiti per queste attività di recupero. Sperando che questi suggerimenti possano arrivare al suo orecchio, per evitare uno sciopero compatto del personale della scuola, La saluto cordialmente e non La invidio per l’arduo compito che l’attende.

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