A Palermo gli studenti del liceo classico Umberto I faranno doposcuola ai bambini di Borgo Nuovo

Un progetto di doposcuola nato dalla collaborazione virtuosa tra il Liceo Classico Umberto I di Palermo e l’associazione Giovani 2012 3P, presieduta da Gemma Ocello, è stato inaugurato oggi presso l’oratorio della parrocchia San Paolo Apostolo. Diciassette studenti della V H del liceo aiuteranno, a partire dalla prossima settimana e fino a maggio, i bambini di Borgo Nuovo con attività di doposcuola.
Un patto per l’educazione
Come segnala il Giornale di Sicilia, l’accordo è stato siglato da padre Antonio Garau, parroco di Borgo Nuovo, e dal dirigente scolastico dell’Umberto I, Vito Lo Scrudato, con il coordinamento della docente Marcella Barbaro. “I giovani salvano i giovani” è il motto di padre Garau, che ha organizzato una festa per far conoscere i bambini e gli studenti coinvolti nel progetto.
L’idea è nata in occasione di un evento organizzato a novembre al teatro del liceo, con la partecipazione di padre Garau e don Patriciello di Caivano. In quell’occasione, il parroco di Borgo Nuovo aveva manifestato la difficoltà nel trovare aiuti per il servizio di doposcuola. Il preside Lo Scrudato ha accolto l’esigenza nell’ambito dei Pcto (ex alternanza scuola-lavoro) e da lì è nata l’idea di questa collaborazione che aiuterà i bambini nel loro percorso di studi e al contempo arricchirà la formazione umana dei ragazzi.
Un’esperienza di crescita per tutti
“I ragazzi del quinto anno, quindi impegnati con gli esami, verranno qui ogni settimana a gruppi di 4 per aiutare i nostri 33 bambini a studiare tutte le materie”, spiega padre Garau. “Ci guadagnano tutti: i bambini che vengono aiutati e spronati a immaginare il loro futuro e i ragazzi che conoscono le periferie e ricevono una tenerezza che li segnerà per la vita. Speriamo di coinvolgere anche altre scuole”.
Gli studenti dell’Umberto I hanno accolto la sfida con grande entusiasmo.
Un dono per la comunità
Il dirigente scolastico Lo Scrudato è commosso dall’accoglienza che i bambini di Borgo Nuovo hanno riservato a lui e ai suoi ragazzi: “Tutto questo nasce dall’idea che questa città o si salva tutta o non si salva”, dice il preside. “È necessario avere la consapevolezza che occorre darsi una mano, sull’insegnamento di padre Puglisi e di preti che ancora militano nel territorio, come padre Antonio Garau. È un dono questo che non si sta facendo ai bambini di Borgo Nuovo ma ai miei ragazzi. L’assolvimento della cosiddetta alternanza scuola-lavoro, che oggi si riassume con l’acronimo Pcto, alcuni lo hanno già terminato ma sono qui ugualmente perché vogliono dare una mano, perché fare bene fa bene”.