“A mali estremi… adesso risolviamo” o “Tra i due litiganti, c’è la verità”, quando i bambini riscrivono i proverbi. Un compito in classe diventa virale sui social

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La saggezza popolare si rinnova nelle aule scolastiche attraverso l’interpretazione spontanea e creativa degli alunni. Un compito in classe sulla riscrittura dei proverbi italiani si è trasformato in un fenomeno virale sui social media, rivelando la genuina capacità dei più piccoli di reinventare la tradizione con risultati sorprendenti.

L’esercizio didattico, diventato trend su Instagram, ha mostrato come i bambini, liberi dai condizionamenti culturali, sappiano dare nuova vita alle antiche massime popolari. “Tra il dire e il fare… il tempo passa” e “Morto un papa… sono triste” sono solo alcuni esempi della capacità dei piccoli di coniugare semplicità e profondità.

Particolarmente significativa la versione di “Non è tutto oro…” completata con “…perché è tutto colorato”, che rivela una visione del mondo inclusiva e piena di fantasia.

Le maestre hanno scoperto che questi esercizi, oltre a rappresentare un momento di apprendimento linguistico, offrono uno spaccato prezioso sulla visione del mondo dei loro alunni.

Dalle risposte emergono influenze familiari (“Le bugie… non si dicono”), riflessioni filosofiche inconsapevoli (“Tra i due litiganti, c’è la verità”) e persino spunti di saggezza pratica (“A mali estremi… adesso risolviamo”), dimostrando come la creatività infantile possa trasformare un semplice compito scolastico in un’occasione di riflessione e divertimento.

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