A Firenze, “vietato cantare in napoletano” ma solo in italiano, inglese, tedesco e francese. La denuncia di uno studente su Tiktok

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Un’altra denuncia che farà sicuramente discutere sui rapporti non sempre affettuosi tra il Centro-Nord e il Sud dell’Italia, giunge da Tiktok, dove uno studente originario di Benevento ha raccontato un episodio che lo ha coinvolto in un locale di Firenze.

Durante una serata di karaoke, gli sarebbe stato impedito di cantare una canzone in dialetto napoletano. «Qui non si canta in napoletano» è stata la frase riferitagli mentre intonava Tu si a fine do’ munno di Angelo Famao. Offeso dall’accaduto, il giovane è andato fuori dal locale, interrogandosi: «Firenze è davvero razzista?».

L’episodio, come racconta sul social il protagonista, si è verificato durante i festeggiamenti di Capodanno. Lo studente racconta di essersi recato in un locale situato nel centro storico della città. La serata prevedeva karaoke aperto a tutti, con una selezione di brani che spaziava dai classici italiani a canzoni internazionali.

Con entusiasmo, Abbatiello ha scelto di proporre un brano napoletano per coinvolgere il pubblico presente, composto da persone di diverse nazionalità, tra cui americani e tedeschi. Una volta inserito il titolo della canzone nel sistema karaoke, è stato fermato dall’addetto all’evento, il quale gli ha comunicato che il napoletano non era consentito.

Alla richiesta di chiarimenti, l’addetto ha spiegato che si trattava di una decisione del proprietario del locale, che limitava le esibizioni a canzoni in italiano, inglese, francese e tedesco, escludendo espressamente il napoletano.

Un racconto che giunge dopo poche settimane da un altro spiacevole evento, accaduto a degli studenti napoletani che, per un progetto legato al PNRR, si sono recati a Venezia, dove (secondo il racconto della Dirigente), sarebbero stati etichettati come “terroni di m …” ed invitati a tornare a casa.

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