A dieci anni dal piano di assunzioni Renzi docenti della A046 ancora lontani da casa: piano di rientro a quote crescenti. La proposta

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in considerazione della situazione di disagio economico in cui versano i docenti immessi in ruolo con la legge 107/2015, invita il MIM e il ministro prof Giuseppe Valditara a tenere in giusta considerazione un Piano di rientro a quote crescenti in modo da permettere, dopo dieci anni, il ricongiungimento con la propria famiglia e con il luogo di residenza degli insegnanti in questione.

Che cos’era il piano di assunzione Renzi

Nel 2015, durante la Presidenza del Consiglio di Matteo Renzi, è stato varato il piano di assunzioni che – insieme ad altre innovative norme – è stato definito “La Buona Scuola”.

Si trattava di un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato per il personale docente, che aveva l’obiettivo di svuotare le graduatorie. Allora le graduatorie esistenti erano le GaE e le graduatorie del concorso storico 1999 e quelle del più recente 2012.

Si diede ai docenti di proporre la propria candidatura nelle province in cui erano disponibili posti, in modo da equilibrare domanda e offerta.

Le domande presentate furono 71.643, un vero e proprio successo. Per il 2026/17 fu poi messo a punto un piano straordinario di mobilità (accompagnato da numerose polemiche e strascichi nei tribunali amministrativi) ma a distanza di dieci anni c’è una classe di concorso che più di tutte, “piange” ancora le conseguenze di quella scelta.

Si tratta dei docenti di A046 Scienze giuridiche ed economiche, classe di concorso che negli anni ha conosciuto un esubero importante di personale a causa della riduzione delle ore introdotta dalla riforma Gelmini, e che l’introduzione dell’educazione civica non ha aiutato a snellire.

Piano di rientro a quote crescenti

In base agli studi elaborati dal Coordinamento dal 2018 al 2024 sono rientrati a casa solo 147 docenti senza precedenza. Trasferimenti interprovinciali classe A046 serie anno 2018 – anno 2024

Il CNDDU Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani propone quindi un piano di rientro a quote crescenti, che potrebbe smaltire a poco a poco le richieste di questi docenti.

Com’è andata la mobilità dell’anno scolastico 2024/25

La Campania ha registrato solo un trasferimento interprovinciale senza precedenza (Avellino n.1) e 13 con la precedenza (Avellino n.1; Benevento n.0; Caserta n.4; Napoli n.4; Salerno n.4); mentre in Calabria risultano un trasferimento interprovinciale senza precedenza a Crotone e quattro con precedenza (Catanzaro n.1; Crotone n.1; Vibo Valentia n.1; Reggio Calabria n.1). I dati della Sicilia sono allarmanti in quanto abbiamo due trasferimenti interprovinciali senza precedenza (Trapani n.2) e quattro con precedenza (Agrigento n.2; Palermo n.1; Messina n.1).

Nelle rimanenti regioni (Abruzzo; Basilicata; Molise; Puglia; Sardegna) il trend rimane invariato n. 9 trasferimenti senza precedenza complessivi e n 16 trasferimenti con precedenza complessivi.

Si tratta di una situazione di immobilità senza precedenti, per docenti che non trovano un giusto riconoscimento ai sacrifici affrontati in questi anni.

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