A Biella algoritmo per le supplenze è stato avviato il 29 agosto: “I primi in Italia”, ma sul sostegno è allarme: “Più di 400 incarichi a insegnanti senza titolo”
L’Ufficio Scolastico Provinciale di Biella si aggiudica un primato nazionale: è stato il primo in Italia a pubblicare i bollettini per le nomine dei docenti supplenti, garantendo la copertura delle cattedre già per il primo giorno di scuola.
Un risultato importante, raggiunto grazie all’utilizzo dell’algoritmo per l’assegnazione delle cattedre, avviato con largo anticipo rispetto ad altre province.
“Un fatto non da poco”, sottolinea a La Stampa, Maria Grillo, referente Cisl Scuola Biella. “Mentre altri Usp sono ancora indietro, a Biella gli insegnanti nominati tramite algoritmo hanno già firmato la presa di servizio. Questo permetterà di gestire con calma eventuali rinunce o situazioni particolari come maternità e congedi, assicurando la copertura di tutte le cattedre a partire dall’11 settembre”.
L’Usp di Biella ha pubblicato le disponibilità dei posti prima delle assegnazioni provvisorie, offrendo trasparenza e chiarezza agli aspiranti supplenti. I posti rimanenti, circa 900, sono stati assegnati tramite algoritmo già il 29 agosto.
L’USP ha inoltre fornito indicazioni chiare sulle sanzioni in caso di rinuncia e sulla possibilità di richiedere il part-time anche dopo aver ottenuto la nomina su posto intero.
“Avere avviato l’algoritmo con così largo anticipo è stata una scelta vincente”, precisa Grillo. “Le segreterie avranno il tempo necessario per gestire le varie richieste e garantire un avvio ordinato dell’anno scolastico”.
Resta però l’ombra del sostegno. Circa la metà dei posti disponibili riguarda proprio questa tipologia di cattedre, con una forte carenza di docenti specializzati. “Un problema annoso”, spiega Grillo, “legato alle difficoltà di accesso ai corsi di specializzazione, spesso costosi e con un numero di posti limitato”.
La conseguenza è un turn over continuo di insegnanti sul sostegno, con il rischio concreto di compromettere la continuità didattica e il percorso formativo degli alunni con disabilità. Un problema che Biella condivide con molte altre province italiane e che richiede soluzioni urgenti a livello nazionale.