A Bari mensa scolastica ancora ferma bloccata da un contenzioso tra due ditte, genitori lanciano una petizione: “Enorme danno”
A Bari, l’avvio del servizio mensa scolastica è ancora bloccato, lasciando 4.500 famiglie nell’incertezza. Un contenzioso tra due ditte per l’assegnazione dell’appalto ha causato l’ennesimo rinvio, con il rischio concreto che il servizio non parta prima della fine di ottobre.
Per sbloccare la situazione, i genitori hanno lanciato una petizione online, che ha raccolto oltre 600 adesioni in poche ore. La petizione chiede al Comune un intervento risolutivo, denunciando i disagi causati dal mancato avvio del servizio mensa.
“Il mancato avvio della refezione scolastica sta ledendo il suo corretto svolgimento”, si legge nel testo della petizione, “oltre ad arrecare un enorme danno per quei genitori che non godono di flessibilità lavorativa e sono costretti a ricorrere a permessi straordinari o ad affidare a terzi la cura dei figli”.
I genitori sottolineano come in altre città, in situazioni analoghe, le amministrazioni abbiano adottato soluzioni provvisorie, come la proroga degli affidamenti del precedente anno scolastico o l’affidamento sub iudice, o ancora la possibilità del pranzo al sacco. A Bari, invece, il Comune, con una nota ufficiale, “alza le mani” dichiarando di aver fatto tutto il possibile e invitando le due aziende a trovare un accordo.
“È una posizione che lascia basiti: il corretto andamento dell’anno scolastico non può essere subordinato alla buona volontà di due imprese che, legittimamente, perseguono i loro interessi privati”, protesta la petizione.
L’appello è rivolto al sindaco Vito Leccese, affinché si faccia carico della questione e trovi una “soluzione-ponte” in attesa della conclusione del contenzioso. I genitori chiedono che il diritto all’istruzione non venga sacrificato sull’altare degli interessi privati.