A.A.A. Offresi 540.000 nuovi posti di lavoro in Italia

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La transizione energetica è una straordinaria opportunità anche per l’occupazione, le imprese del settore elettrico sono pronte ad assumere ragazze e ragazzi in Italia

In qualità di Presidente di Elettricità Futura, la principale Associazione nazionale che rappresenta oltre 500 imprese del settore elettrico pronte a creare nuovo lavoro in Italia, ho ritenuto fondamentale portare i temi della transizione energetica a Fiera Didacta, la più importante Fiera sull’innovazione del mondo della Scuola.

Le ragazze e i ragazzi della Generation Z rivendicano il diritto di crescere in un Pianeta migliore, di non subire le conseguenze peggiori del cambiamento climatico, hanno una Visione chiara di come migliorare per perseguire uno sviluppo più sostenibile.

Sono fermamente convinto che la mia generazione abbia il dovere di metterli in condizione di farlo, di creare i presupposti affinché i giovani possano riscrivere il futuro ed emanciparsi dal punto di vista sociale, professionale ed economico, aiutando anche il Paese a risolvere l’emergenza climatica ed energetica, due facce della stessa medaglia.

I decisori del mondo dell’Istruzione, i responsabili dei piani didattici, le case editrici, gli autori dei libri di testo e il settore delle imprese devono lavorare in sinergia e nella comune direzione di creare un ponte efficace tra l’offerta e la domanda di Green Jobs.

Il Piano 2030 del settore elettrico prevede di creare 540.000 nuovi posti di lavoro in Italia, ovvero, opportunità di occupazione che permetteranno alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di realizzarsi contribuendo a rendere il nostro Paese più indipendente e sicuro dal punto di vista energetico, più competitivo e sostenibile.

Il mondo della formazione ha un ruolo fondamentale per orientare gli studenti verso i green jobs.

Per poter valorizzare al meglio i loro talenti, è importante da una parte che gli studenti conoscano quali sono le professionalità che verranno sempre più richieste dalle imprese della transizione energetica, dall’altra è necessario fornire ai ragazzi le competenze e le capacità per poter scegliere, in base alle loro personali inclinazioni, verso quale tra queste figure professionali orientarsi.

Per lavorare nella transizione energetica non c’è bisogno di andare all’estero.

Lo sviluppo della filiera industriale del settore elettrico apre opportunità di lavoro in Italia, una offerta di occupazione che è omogenea sul territorio nazionale.

Come dimostra anche il Rapporto GreenItaly 2022 di Unioncamere e Fondazione Symbola, le imprese che investono nei settori green sono sempre più diffuse lungo tutto lo stivale.

Ingegneri elettronici, ingegneri meccanici, esperti della gestione dell’energia, installatori di impianti, economisti ed esperti di finanza, informatici ambientali, tecnici per la gestione e la progettazione dei progetti energetici (anche in ambito agricolo), esperti di diritto, manager di progetti di sostenibilità, esperti di marketing ambientale, data analyst, certificatori della qualità ambientale, professionisti della comunicazione, esperti di edilizia green, riparatori di macchinari e impianti.

Sono solo alcune delle professionalità che rientrano nell’ampio ventaglio di nuovi posti di lavoro che le imprese del settore elettrico stanno già offrendo.

Non solo operai e tecnici specializzati quindi, per lavorare nella transizione energetica si può scegliere di specializzarsi nel digitale, nell’economia e nella finanza, nell’architettura, in ambito legale, nella comunicazione, nella gestione delle risorse umane, nell’intelligenza artificiale.

E non solo uomini. Le donne sono sempre più ricercate nel mondo dell’energia, un settore storicamente ad appannaggio maschile che finalmente vede nella crescente offerta di assunzioni rivolte alle donne un importante valore aggiunto per la crescita del business.

Sempre più imprese infatti si sono poste l’obiettivo esplicito di formare Team di lavoro assicurando una equilibrata presenza di donne e uomini ed equità di genere nelle condizioni di lavoro.

Le imprese che offrono Green Jobs in Italia hanno difficoltà di reperimento per oltre il 40% delle figure professionali richieste (Rapporto GreenItaly 2022).

Oggi tra le imprese che assumono e gli studenti che escono dalla Scuola, dalle Università, dagli Istituti tecnici c’è un gap in termini di bagaglio di competenze e capacità, e non solo.

Manca quell’infrastruttura di collegamento che dalla Formazione assicuri un passaggio rapido e mirato al mondo del lavoro, un ponte da costruire quando ancora i ragazzi stanno studiando, ad esempio prevedendo moduli didattici dedicati a conoscere le opportunità dei Green Jobs, concordando giornate di formazione presso le imprese, ospitando testimonianze e lezioni in classe di manager industriali, portando gli studenti a visitare gli impianti e le infrastrutture dell’energia.

Si tratta di sviluppare e adottare una Visione integrata dell’Istruzione e del lavoro.

La transizione energetica è tra le priorità d’azione di questo Governo, la filiera industriale del settore elettrico è pronta ad assumere.

Possiamo invertire il trend della fuga dei cervelli dall’Italia, possiamo ridare al Meridione l’opportunità di valorizzare i suoi talenti e rilanciare la competitività del tessuto imprenditoriale che rende unico il nostro Paese, da Nord a Sud.

L’orizzonte di queste possibilità parte dalla Scuola, insegniamo a tutte e tutti a innovare il futuro dell’energia e dell’Italia.

Keep in touch! Invito Insegnanti e studenti ad approfondire la conoscenza delle imprese del settore elettrico su www.elettricitafutura.it, e a condividere domande e riflessioni anche sul mio Blog, www.rerebaudengo.it

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