84% degli studenti usa Intelligenza Artificiale, ma solo il 18% ha ricevuto indicazioni dalla scuola. Fenu: “rischio generazione di AI-dioti”

L’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui gli studenti si approcciano allo studio, ma l’uso eccessivo di strumenti come ChatGPT può comportare effetti negativi sull’apprendimento.
I dati raccolti nell’indagine condotta da Generazioni Connesse e curata da Skuola.net raccontano che l’84% degli studenti ha già utilizzato l’IA anche in ambito didattico (un dato raddoppiato rispetto all’anno precedente), ma solo 1 studente su 3 è in grado di comprendere concetti fondamentali come deep learning e machine learning, segno di una formazione ancora insufficiente su questi strumenti. Infatti, solo il 18% degli intervistati dichiara di aver ricevuto indicazioni precise dal proprio istituto sull’utilizzo dell’IA in ambito scolastico.
L’allarme di Giovanni Fenu: il rischio degli “AI-dioti”
Sul tema sono intervenuti diversi attori del mondo social e scolastico: dallo sfogo (“Stiamo impazzendo?”) di Vincenzo Schettini, al rischio degli “AI-dioti” del content creator Giovanni Fenu, noto per i suoi consigli su tecniche di apprendimento. Nel suo intervento, Fenu ha parlato del rischio di creare generazioni di “AIdioti”, ossia studenti che perdono la capacità di pensare in autonomia perché affidano lo studio all’intelligenza artificiale.
Secondo Fenu, l’uso indiscriminato dell’IA porta a tre conseguenze principali:
- distruzione del pensiero critico, perché se gli studenti si limitano a copiare e incollare le risposte di ChatGPT, smettono di valutare le informazioni in modo autonomo;
- compromissione della comprensione del testo, poiché delegare all’IA la creazione di riassunti e schemi impedisce di sviluppare capacità di lettura critica;
- perdita della memoria e della capacità di elaborazione con il rischio di sviluppare una dipendenza dall’IA che riduce la capacità di ricordare e rielaborare i concetti appresi.
Come usare l’IA in modo efficace nello studio
Nonostante i rischi, se utilizzata correttamente, l’intelligenza artificiale può rappresentare uno strumento utile per migliorare l’apprendimento. Secondo Fenu, ChatGPT e strumenti simili non dovrebbero essere usati per:
- scrivere riassunti e schemi;
- generare spiegazioni personalizzate tramite metafore ed esempi;
- sostituire lo studio tradizionale con risposte preconfezionate.
Al contrario, l’IA può essere utile per:
- fare ricerche in rete e approfondire concetti;
- trovare significati e traduzioni di termini complessi;
- generare domande di ripasso, per aiutare gli studenti a testare la loro preparazione;
- stimolare la comprensione attraverso domande guida, senza fornire risposte dirette, con l’uso di strumenti come Tutor-GPT o NotebookLM.
Gli effetti negativi di ChatGPT sugli studenti
La questione è stata affrontata anche da una ricerca pubblicata sull’International Journal of Educational Technology, condotta da un gruppo di studiosi provenienti dalla FAST School of Management di Islamabad, dall’Università di Haripur e dall’Università di Malaya di Kuala Lumpur.
L’indagine si è sviluppata in due fasi:
- Nella prima, 165 studenti sono stati intervistati sull’uso di ChatGPT;
- Successivamente, il campione è stato ampliato a 494 studenti per esaminare l’influenza dell’IA su procrastinazione, perdita di memoria e rendimento accademico.
Gli effetti negativi di ChatGPT sugli studenti
I risultati dello studio hanno evidenziato che un uso frequente di ChatGPT per lo studio è correlato a:
- maggiore procrastinazione, con studenti meno inclini a completare i compiti in autonomia;
- perdita di memoria, a causa della dipendenza dal chatbot per reperire informazioni;
- peggioramento del rendimento accademico (CGPA – Cumulative Grade Point Average), legato alla minore capacità di elaborare e interiorizzare i concetti.
Secondo gli studiosi, questi effetti sono accentuati dal carico di lavoro e dalla pressione del tempo, che spingono gli studenti a cercare scorciatoie tramite l’IA. Tuttavia, i risultati hanno anche mostrato che una maggiore consapevolezza delle valutazioni scolastiche ha disincentivato l’uso eccessivo di ChatGPT, aiutando gli studenti a ridurre la procrastinazione e la perdita di memoria.