81 anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine, Meloni: “Trasmettere ai giovani la memoria di quei fatti”

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Il 24 marzo 1944, durante l’occupazione tedesca di Roma, si consumò una delle più tragiche stragi della Seconda Guerra Mondiale: l’eccidio delle Fosse Ardeatine. In risposta all’attentato partigiano di via Rasella, in cui persero la vita 33 soldati tedeschi, le autorità naziste ordinarono l’esecuzione di 335 prigionieri italiani, scelti tra civili, militari, prigionieri politici ed ebrei.

Dopo la guerra, il luogo dell’eccidio è stato trasformato in un mausoleo commemorativo, divenuto simbolo della Resistenza italiana e luogo di memoria per le vittime dell’occupazione nazista.

Meloni: “Trasmettere memoria ai giovani”

Ciò che è accaduto il 24 marzo di ottantun’anni fa rappresenta una delle ferite più laceranti inferte a Roma e all’Italia intera“: così la premier Giorgia Meloni.

L’eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato dalle truppe naziste di occupazione come azione di rappresaglia per l’attacco partigiano di via Rasella, è una delle pagine più dolorose della storia nazionale ed è compito primario delle Istituzioni, ad ogni livello, raccontare quello che è accaduto e trasmettere in particolare alle giovani generazioni la memoria di quei fatti. In questa giornata, rendiamo omaggio alle 335 vittime di quell’indicibile massacro e rinnoviamo l’impegno per custodire e proteggere i valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica” conclude.

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