8 giugno sciopero: è scontro tra sindacati, Ministero e Movimento 5 Stelle su precari, concorsi e risorse

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E’ deciso, sarà sciopero. Ad indirlo FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA,  SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS. La richiesta è di un piano di investimenti straordinari per la scuola e un piano di assunzioni per personale ATA e docente

Fumata nera

Fumata nera oggi durante il tentativo di conciliazione con il Ministero, dopo che i sindacati avevano dichiarato lo stato di agitazione. Fallito, è giunta la decisione di uno sciopero per giorno 8 giugno.

Cosa chiedono i sindacati

Alla base la richiesta un potenziamento del personale che va dai docenti, al personale ATA. I sindacati citano il Comitato Tecnico Scientifico che ha indicato parametri di distanziamento, lavoro su piccoli gruppi di studenti per cui le risorse in essere non garantirebbero un sereno avvio dell’anno scolastico.

“Per consentire di far fronte all’accresciuto fabbisogno di docenti e collaboratori scolastici, – scrivono in un comunicato congiunto – oltre che alla necessaria dotazione di materiali igienico sanitari e di DPI per alunni e personale, occorre infatti prevedere un” sostanzioso incremento di risorse. “Se davvero si vuol tornare in sicurezza alle attività in presenza”.

Altre questioni che i sindacati non si sono visti accolti, secondo quanto riportano, riguarda

  • il rispetto del limite di 20 alunni per classe in caso di presenza di allievi con disabilità,
  • rivedere almeno nella presente emergenza i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche,
  • provvedere alla messa in sicurezza degli edifici,
  • promuovere modifiche normative che sottraggano i Dirigenti Scolastici da responsabilità improprie in merito alla manutenzione degli edifici,
  • incrementare le risorse del FUN per la  Dirigenza,
  • prevedere un concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.

A questo cospicuo elenco bisogna aggiungere la mancata assunzione dei precari a settembre, che, a seguito delle modifiche nel decreto scuola, svolgeranno il concorso in autunno.

La risposta del Ministero

Il Ministero, da canto suo, ha diffuso una nota con la quale si ricapitolano gli investimenti avviati in questi mesi che vanno:

  • dagli 1,4 miliardi stanziati sulla scuola nel Decreto rilancio,
  • alle risorse per tablet, pc e connessioni nel periodo della didattica a distanza.
  • alle modifiche sul fronte dell’edilizia scolastica, in termini di risorse sbloccate e regole

Il Ministero ha poi “confermato la volontà della Ministra Lucia Azzolina di portare avanti la richiesta di ulteriori risorse per il settore Istruzione, anche per la stessa ripartenza di settembre. Nonché l’impegno a vigilare per far sì che non ci siano casi di sovraffollamento nelle classi”.

Interventi che i sindacati hanno bollato come “aggiustamenti” e non “investimenti straordinari”.

Il Ministero ha, poi, condiviso la volontà di “iniziare al più presto la discussione sul rinnovo contrattuale.”

Per il M5S lo sciopero è incomprensibile

A difendere l’operato del Governo è intervenuta una nota del Movimento 5 stelle in Commissione Istruzione al Senato. I Parlamentari affermano di non essere sorpresi, dato che scrivono: nel testo del Decreto scuola sono state effettuate “molte pressioni”.

Per quanto riguarda le risorse, anche i Parlamentari ricordano che “un miliardo è stato stanziato, e un altro miliardo e mezzo è previsto con le misure contenute nel decreto rilancio”.

Pittoni, Lega sciopero non è incomprensibile, perderemo 30mila docenti titolari

A difendere la scelta dei sindacati, il responsabile scuola della Lega, nonché Presidente della VII Commissione cultura al Senato, Mario Pittoni.

“Non è incomprensibile che i sindacati della scuola pensino allo sciopero generale. Incomprensibile .- così in un comunicato – è che il M5S lo trovi incomprensibile, visto che a settembre perderemo altri 30 mila docenti titolari senza che siano previsti rimpiazzi, in piena emergenza sanitaria. Passeranno anni prima di vedere gli 80 mila rincalzi annunciati dal ministero e intanto il comparto rischia il collasso”.

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