730: detrazioni per familiari a carico 2021 limiti di età e limiti di reddito

Detrazioni familiari a carico e 730, dalla detrazione teorica a quella effettiva, chi sono i familiari a carico e quali limiti reddituali esistono.
Come prassi ogni anno bisogna indicare quali sono i familiari a carico fiscalmente. Una comunicazione utile naturalmente alle detrazioni fiscali. La comunicazione va fatta al proprio datore di lavoro che, in funzione di sostituto di imposta, deve inserire nelle buste paga tali detrazioni. Inoltre, con i modelli reddituali che andranno utilizzati quest’anno, ci sono da effettuare i conguagli fiscali relativi all’anno 2020 e le detrazioni per familiari a carico a partire dal 730/2021, ormai prossimo all’avvio, possono essere determinanti per il contribuente. Pagare meno Irpef o avere addirittura un rimborso di imposta, sono queste le cose che riguardano da vicino anche le detrazioni per familiari a carico.
Detrazioni familiari a carico, cosa sono?
All’inizio di ogni anno tramite autocertificazione e su modello predisposto, un lavoratore dipendente può indicare al datore di lavoro quali sono i benefici fiscali di cui avrebbe diritto. Tra questi il lavoratore può indicare i familiari che per redditi propri e in base al reddito familiare, possono essere considerati fiscalmente a suo carico. Le detrazioni per familiari a carico non spettano indistintamente a tutti i lavoratori dipendenti e a tutte le famiglie. Infatti ci sono delle soglie di reddito complessivo da non superare. Inoltre il familiare a carico nel caso di disabilità accertata da diritto a una detrazione aggiuntiva.
È sempre di detrazione aggiuntiva si ha diritto nel caso si famiglie numerose. La detrazione per familiari a carico ha come finalità quella di sostenere le famiglie. E in base al reddito familiare si ha diritto ad una detrazione di importo variabile. Più aumenta il reddito e più diminuisce la detrazione per familiari a carico spettante.
Detrazioni familiari a carico, le cifre
Detrazione che si riduce quindi per i redditi più elevati e il diritto si perde per nucleo familiari che hanno redditi sopra i 95.000 euro annui.
Le attuali normative prevedono una detrazione pari a 1.220 euro per ogni figlio di età inferiore a tre anni. Per ogni figlio di età superiore a tre anni invece la detrazione spettante è pari a 950 euro. Per le famiglie numerose aumentano. Dal punto di vista delle detrazioni per famiglie numerose si intendono quelle in cui c’è la presenza di tre o più figli a carico. Per contribuenti con nuclei familiari di questo tipo, le soglie prima indicate per figli sotto o sopra i 3 anni di età, aumentano di 200 euro a partire dal primo figlio.
Come dicevamo, le detrazioni per familiari a carico guardano anche ad eventuali situazioni di disabilità presenti in famiglia. In questo caso le soglie vengono incrementate di 400 euro per ogni figlio che presenta condizioni di disabilità. Naturalmente l’invalidità deve essere quella certificata dalle locali commissioni mediche per le invalidità civili predisposte dalle Asl.
Detrazioni familiari a carico, i limiti di reddito
La normativa fiscale di riferimento tende però a considerare come a carico il soggetto che ha una determinata situazione reddituale propria, cioè quella che possiamo definire “autonomia reddituale”.
Un familiare può essere considerato come fiscalmente a carico a condizione che lo stesso familiare abbia un reddito complessivo proprio al di sotto di 2.840,52 euro annui. Per i figli di età non superiore a 24 anni tale limite di reddito complessivo proprio da non oltrepassare è pari a 4.000 euro.
Come è evidente per quanto detto, non ci sono limiti di età per poter considerare a carico un figlio dal punto di vista delle detrazioni fiscali spettanti. Infatti oltre i 24 anni di età un figlio può restare comunque a carico a condizione che il suo reddito complessivo sia pari o inferiore a 2.840,51 euro.
I familiari a carico possono essere i figli ed il coniuge, anche se non residenti con il lavoratore, mentre per gli altri familiari previsti dalla normativa e potenziali soggetti a carico occorre la stessa residenza con il lavoratore. Essi possono essere i discendenti dei figli, i genitori, sia naturali che adottivi, i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle e i nonni.
Per coniuge a carico come previsto dall’articolo 1 comma 20 della Legge n° 76 del 2016, può essere considerato anche i soggetti che rientrano nelle unioni civili e dello stesso sesso.
Per calcolare le soglie di reddito personale da non oltrepassare va sottolineato che vanno conteggiati oltre a qualsiasi reddito da lavoro , anche i redditi dei fabbricati assoggettati a cedolare secca per le locazioni immobiliari.
Familiari a carico 2021 nel Modello 730
Nella dichiarazione dei redditi si devono indicare anche i dati dei familiari a carico. Questo serve per determinare la reale detrazione spettante in base al reddito del soggetto dichiarante. A seconda della situazione reddituale del contribuente infatti, le detrazioni fruite durante l’anno possono essere suscettibili di riduzione. Infatti le detrazioni cosiddette “per carichi di famiglia” possono spettare per intero o in parte e in alcuni casi possono addirittura non spettare.
Le cifre prima descritte sono detrazioni teoriche dal momento che per la determinazione della detrazione effettiva è necessario moltiplicare le detrazioni teoriche sopra indicate, per il coefficiente che si ottiene dal rapporto tra 95.000 diminuito del reddito complessivo, e 95.000. Naturalmente va sottolineato che nel reddito complessivo da cui ricavare il coefficiente prima citato, non va compresa la casa di abitazione principale e le relative sue pertinenze.