Dichiarazione 730 a debito per colpa della Naspi, perché si deve pagare?
Il problema della doppia CU non deve scoraggiare dal richiedere la NASPI, mai, infatti, chiedere la disoccupazione è poco conveniente.
Moltissimi sono gli insegnanti precari che richiedono, per i mesi estivi, l’indennità di disoccupazione Naspi. E questi stessi insegnanti si troveranno, l’anno successivo, nella condizione di avere almeno 2 CU. E quindi nell’obbligo di presentare il 730. Ma perchè in questi casi si ha un debito per colpa di un ammortizzatore sociale? Scopriamolo rispondendo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:
Buongiorno. Le pongo il mio quesito: sono un’insegnante precaria della scuola dell’ Infanzia da un po’ di anni. Non ho mai chiesto la Naspi. Solo lo scorso anno per i mesi di luglio e agosto in quanto poi il 3 settembre ho ripreso servizio per una nuova supplenza. A fine mese ho appuntamento al Caf per fare il 730 avendo 2 CU relative allo scorso anno. Mi domando se dovrò pagare un “salasso”… non ho nulla da “scalare” (tipo spese mediche o mutuo o affitto..) e non ho altri redditi al di fuori di quello da lavoro dipendente dalla scuola. Vi prego delucidatemi. Quest’anno non l’ho richiesta siccome non so quanto mi convenga, e non lo saprò fino a quando non saprò l’importo che dovrò pagare per quella dello scorso anno.
Ma mi domando anche: se chiedo soldi allo Stato perché non ho reddito per 2 mesi, perché poi devo ridarglieli indietro? Allora a cosa serve la Naspi??
Grazie per le info che vorrete darmi .
Ecco perchè il 730 è a debito
Il problema del 730 a debito in presenza di più di una CU è rappresentato dalla tassazione di base sbagliata su una o entrambe le certificazioni. Il datore di lavoro e l’INPS, infatti, applicano l’aliquota riferita ai redditi che percepisce con loro. Ma in alcuni casi questi stessi redditi se sommati fanno scivolare nello scaglione successivo, andando di fatto a dare vita ad una imposta più alta di quella applicata alla fonte. In questo caso, in sede di 730, si dovrà pagare la differenza dell’imposta. Ma questo non è detto automaticamente che accada. Succede solo se si passa allo scaglione successivo e la tassazione superiore è applicata solo alla cifra eccedente.
Innanzitutto ci tengo a precisare che chiedere la Naspi conviene sempre: la tassazione applicata è in percentuale ed in nessun caso potrà superare l’importo totale percepito di Naspi. Quindi le consiglio di richiedere l’indennità quanto prima anche perchè gli insegnanti precari hanno solo i due mesi estivi per poter percepire la Naspi, se poi a settembre ricominciano a lavorare.
In ogni caso, come fare per non incorrere in questo spiacevole inconveniente di dover pagare in sede di 730? Basterebbe chiedere al datore di lavoro, quando si presenta il foglio delle detrazioni, di applicare non l’aliquota più bassa (il 23%) ma direttamente quella più alta (che ad oggi è al 25%). In questo modo si è sicuri quasi al 100% non solo di non dover pagare in sede di 730 ma anche di avere in sede di conguaglio diritto ad un piccolo rimborso.
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