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730/2021: l’elenco delle spese detraibili dall’Irpef al 19%

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Le spese che nella dichiarazione dei redditi danno diritto a detrarre dall’Irpef il 19%.

Sta per ripartire il consueto appuntamento annuale per milioni di contribuenti italiani con le dichiarazioni dei redditi. L’Agenzia delle Entrate ha già diramato sia il nuovo modello 730 che le sue relative istruzioni.

Per i contribuenti interessati al 730/2021 parte la caccia alle detrazioni, cioè alle spese che possono dare diritto alla detrazioni di imposta. Si tratta dei cosiddetti oneri detraibili, che consentono di recuperare sotto forma di credito Irpef, il 19% della spesa sostenuta.

In questa guida facciamo il punto della situazione relativo a questi oneri detraibili, specificando quali sono le spese che determinano un possibile credito di imposta.

Spese detraibili, di cosa si tratta?

Quando parliamo di detrazioni al 19% parliamo di quella parte di spesa che può essere detratta dall’Irpef che i contribuenti italiani hanno già versato o che devono ancora versare come risultanza dal modello 730.

I lavoratori dipendenti, almeno per quanto concerne il reddito frutto dell’attività lavorativa subordinata, hanno già versato l’Irpef con trattenute mensili sulla busta paga. Per questi in sede di presentazione del modello 730 c’è da fare il conguaglio Irpef, versando eventualmente la differenza a debito per via delle consistenze patrimoniali o per via di altri redditi assoggettabili all’Imposta. Per i lavoratori autonomi o per quelli che non hanno datori di lavoro o sostituti di imposta in genere, la dichiarazione dei redditi serve per saldare il contro Irpef.

Per abbattere l’ammontare dell’Irpef dovuta, in ogni caso, oltre alle detrazioni previste per legge (per esempio la detrazione da lavoro dipendente piuttosto che la detrazione per redditi da pensione), si possono utilizzare gli oneri detraibili. Si tratta di spese sostenute dal contribuente in prima persona o da soggetti fiscalmente a suo carico.

Le spese detraibili devono essere quelle relativo all’anno di imposta, cioè all’anno di produzione del reddito. Per il 720/2021, dal momento che i redditi e  i patrimoni da dichiarare sono quelli prodotti o detenuti nel 2020, sarà proprio il 2020 l’anno in cui la spesa deve essere stata sostenuta per poter fruire della detrazione al 19%.

Occorre precisare che ci sono oneri detraibili (quelli di cui parliamo oggi) ed oneri deducibili e che tra loro non vanno confusi. I primi infatti operano in diminuzione dell’Irpef da versare dopo che questa è stata calcolata con il 730. Gli oneri deducibili invece operano sul reddito imponibile, ossia, abbattono il montante reddituale sul quale l’Irpef va calcolata.

L’elenco degli oneri detraibili

Per quanto concerne il modello 730/2021 è il quadro E di dichiarazione quello utile ad indicare l’ammontare delle spese sostenute nell’anno precedente quello a cui si riferisce la dichiarazione. Consentono di diminuire l’imposta da pagare in misura pari al 19% di quanto speso, diverse tipologie di spese. E ce ne sono altre che danno diritto ad una detrazione superiore al 19%.

Le spese detraibili al 19% sono:

  • Le spese sanitarie del dichiarante e dei suoi familiari a carico o dei familiari non a carico ma affetti da patologie esenti;
  • Le spese per i soggetti portatori di handicap, comprese quelle per i veicoli di soggetti disabili;
  • Le spese per l’acquisto di cani guida per i ciechi;
  • Interessi per i mutui ipotecari passivi per l’acquisto o la costruzione della prima casa o per il recupero edilizio nel caso di mutuo sottoscritto nel 1997;
  • Interessi sui finanziamenti agrari o sui mutui agrari;
  • Spese di istruzione, anche le spese universitarie comprese quelle per i canoni di locazione degli studenti fuori sede;
  • Spese funebri;
  • Spese per la badante;
  • Spese per le attività sportive dei ragazzi;
  • Spese per l’intermediazione immobiliare;
  • Erogazioni liberali a favore di società sportive dilettantistiche, in favore della Biennale di Venezia, in favore delle società di muto soccorso e in favore di popolazioni vittime di calamità;
  • Erogazioni liberali in favore di società che operano nel campo della musica, dello spettacolo o dell’arte;
  • Spese veterinarie;
  • Erogazioni liberali in favore di istituti scolastici di ogni ordine e grado;
  • Spese per il riscatto degli anni di laurea;
  • Spese per l’asilo nido;
  • Premi per polizze infortuni, polizze vita, polizze invalidità permanente o per tutela soggetti invalidi;
  • Premi per polizze contro le calamità naturali;
  • Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale;
  • Spese per soggetti affetti da DSA.

Come dicevamo, ci sono oneri detraibili che permettono una detrazione ancora superiore al 19%. Per esempio le erogazioni liberali alle società No-Profit (Onlus), oppure le donazioni ai partiti politici valgono in sede di dichiarazione dei redditi il 26% di detrazione. È tra il 30 ed il 35% la detrazione ammessa invece per le erogazioni liberali ad associazioni di volontariato, a fondazioni, enti locali come le Regioni, i Comuni oppure a Enti religiosi legalmente riconosciuti.

In materia detrazioni, le novità 2021 sono tre. Esiste infatti la possibilità di detrarre dal reddito il 90% della spesa per il premio assicurativo pagato per la polizza rischio calamità, nei casi di polizza contratta per la pratica di cessione del credito d’imposta relativo agli interventi sisma bonus al 110%.

Ad esclusione delle spese sanitarie per l’acquisto di farmaci e dispositivi medici, oppure per l’acquisto di dispositivi medici in farmacia o in attività similari, oppure per le visite specialistiche o per le analisi di laboratorio presso strutture convenzionate con l’SSN, tutte le spese prima citate devono essere state pagate con moneta elettronica e non in contanti.

Ultima novità la detrazione a scalare in base al reddito. Spese d’istruzione, spese universitarie, erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, spese funebri, erogazioni liberali al fondo per l’ammortamento di titoli di Stato, spese per la badante, premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, spese per lo sport dei ragazzi, premi per assicurazioni per tutela delle persone con disabilità grave, spese per l’intermediazione immobiliare, premi per assicurazioni per rischio di non autosufficienza, spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede, spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche, premi per assicurazioni aventi per il rischio di eventi calamitosi, spese relative a beni soggetti a regime vincolistico, spese per affetti da DSA, erogazioni liberali per attività culturali e artistiche o a favore delle Onlus, o a favore di Enti di spettacolo, arte e musica e spese veterinarie. Sono queste le spese che possono godere della detrazione piena al 19% sono se il contribuente ha redditi fino a 120.000 euro. Per chi ha redditi superiori a 120.000 euro la detrazione spettante va a scalare fino ad azzerarsi nel momento in cui il reddito del contribuente supera 240.000 euro.

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