70 mila assunzioni docenti: si attende la risposta dell’UE. Oggi cabina di regia sul Pnrr. Le ultime novità

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Nella giornata di oggi, 28 marzo, si svolgerà una cabina di regia dedicata agli obiettivi del Pnrr. Sarà l’occasione per fare il punto anche sulle tematiche legate alla scuola, come quella sul reclutamento degli insegnanti e la costruzione di asili nido e scuole dell’infanzia.

Da settimane si attende infatti una risposta dalla Commissione Europea per avere un feedback sulla proposta di modifica del piano per il reclutamento degli insegnanti. Modiche che servirebbero per riuscire ad  avere 70 mila nuove assunzioni di docenti entro il 2024, come previsto proprio dal Pnrr.

Tuttavia, si tratta di una scadenza che allo stato attuale non sembra possa essere rispettata. Per questo motivo, l’idea sarebbe quella di assumere circa 20.000 nuovi insegnanti già a settembre 2023, con un concorso riservato ai precari con almeno 3 anni di servizio a tempo determinato.

Dopo un anno di supplenza, questi docenti potrebbero avere l’opportunità di trasformare il proprio contratto in un’assunzione a tempo indeterminato, passando però dal superamento di una prova scritta, una lezione davanti a una commissione esterna e un colloquio orale sulle materie di disciplina.

Nel corso dell’anno, pur lavorando, i docenti dovranno anche acquisire da 30 a 60 crediti universitari come previsto già dal Pnrr (insieme alla laurea) per la formazione iniziale.

In base a quanto riportato da Italia Oggi, nel corso della cabina di regia sul Pnrr previsto per il 28 marzo, si farà il punto della situazione anche su questo tema.

In verità tale percorso che non entusiasmerebbe le organizzazioni sindacali, che lo giudicano complesso e non risolutivo: assumendo da GPS prima e seconda fascia si riuscirebbe ad arrivare al target di 70 mila assunti e non soltanto 20 mila come si ipotizza, secondo i sindacati.

In tale quadro si inserisce anche il complicato percorso per l’abilitazione, in pratica lo step precedente a cui la legge 79/2022 ha pensato ma che è rimasto impantanato a causa del mancato DPCM.

Tuttavia, pare che da questo punto di vista il Ministero dell’Istruzione e del Merito abbia trovato un accordo con il Ministero dell’Università.

I criteri e gli standard per la formazione dei docenti ai fini dell’abilitazione e del conseguimento dei 60 Cfu (Crediti formativi universitari) saranno presto noti, una volta che il testo sarà stato rimandato indietro dalla Commissione.

Il Ministro Valditara, trapela da Viale Trastevere, ha lavorato sin dall’insediamento per definire il testo del Dpcm e avviare i percorsi formativi negli atenei dal prossimo anno accademico.

Selezione in ingresso?

C’è molta attesa nei confronti del DPCM anche per capire un aspetto importante, se non decisivo, della questione, ovvero il nodo della selezione iniziale per accedere al percorso. Si tratterà di un corso a numero chiuso? Come sarà garantito l’accesso? Sono proprio queste le informazioni che al momento non si conoscono ma che potrebbero in qualche modo fare la differenza.

Ne abbiamo parlato in un precedente articolo e senza dubbio tale aspetto potrebbe dare una direzione più precisa al nuovo piano per diventare insegnante.

Nuovo reclutamento, come funziona

Il sistema a regime del nuovo reclutamento e formazione iniziale degli insegnanti, dal 1 gennaio 2025, come prevede la legge 79/2022, si articola in:

  1. I percorsi abilitanti da 60 CFU, con prova scritta e lezione simulata. La prova scritta sarà costituita da un’analisi critica del tirocinio scolastico effettuato durante il percorso.
  2. Procedura concorsuale. L’accesso al concorso avviene o con l’abilitazione o con il requisito di 3 anni di servizio nella scuola statale, nei cinque anni precedenti, di cui almeno 1 nella classe di concorso. Per chi partecipa al concorso con l’abilitazione e lo vince c’è l’assunzione a tempo indeterminato. Per chi partecipa senza abilitazione (con il requisito di servizio) è prevista la sottoscrizione di un contratto annuale di supplenza (31 agosto) durante il quale il docente sostiene un percorso formativo da 30 CFU, che se superato positivamente da diritto all’assunzione con contratto a tempo indeterminato.
  3. Il docente, una volta sottoscritto il contratto a TI, sostiene il periodo di prova con test finale, come da DM 226/2022 e in caso di esito positivo è definitivamente confermato in ruolo.

Prevista una fase transitoria, valida fino al 31 dicembre 2024 che prevede:

  1. Attivazione di percorsi formativi da 30 CFU che danno accesso ai concorsi fino al 31 dicembre 2024, oppure accesso con i 24 CFU, purché acquisiti entro il 31 ottobre 2022.
  2. Procedura concorsuale. Per chi risulta vincitore sottoscrizione di un contratto annuale (31 agosto), completamento del percorso universitario e accademico di formazione iniziale per 30 CFU, che in caso di esito positivo da diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
  3. Il docente, una volta sottoscritto il contratto a TI, sostiene il periodo di prova con test finale, come da DM 226/2022 e in caso di esito positivo è definitivamente confermato in ruolo.

Sono inoltre previsti corsi da 30 CFU rivolti ai docenti già abilitati in altra classe di concorso o altro grado e per i docenti specializzati e assunti su sostegno, ma privi dell’abilitazione sulla disciplina.

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