7 su 10 giovani vorrebbero più informazioni sulla contraccezione e sulla sessualità a scuola. Sondaggio Webboh
La Gen Z, la generazione nata tra il 1997 e il 2012, è una fascia di età che sta diventando sempre più importante nella società odierna. Per questo motivo, Webboh Lab ha condotto una ricerca per comprendere meglio le esigenze e le aspettative di questa fascia di età in merito all’educazione sessuale.
La ricerca ha coinvolto 500 giovani italiani tra i 14 e i 17 anni e ha messo in evidenza come i giovanissimi siano fortemente esposti alle tematiche della sessualità e della contraccezione.
I risultati della survey mostrano che i giovani vorrebbero vivere l’educazione sessuale con meno tabù e maggiore chiarezza. Per quanto riguarda le fonti di informazione, i giovani intervistati hanno indicato gli amici (53,4%) e i social media (46%) come le principali fonti di informazione. La scuola (43,2%) e il web (40,4%) sono altre fonti di informazione che sono state indicate dai giovani. La famiglia è solo al quinto posto con il 27,6%, mentre il medico o il consultorio sono indicati da appena il 5,6% dei giovani.
L’educazione sessuale a scuola è considerata un tema fondamentale dai giovanissimi. Vorrebbero che venisse trattato maggiormente, con particolare enfasi su alcuni aspetti come le malattie sessualmente trasmissibili (punteggio di importanza: 8,47 su 10), le relazioni, gli affetti e il consenso del partner (punteggio: 8,40 su 10), i metodi contraccettivi (punteggio: 7,81 su 10) e l’anatomia del corpo umano (punteggio: 7,78 su 10).
I giovani intervistati hanno anche indicato alcune iniziative che potrebbero migliorare l’educazione sessuale. Tra queste, i servizi di consulenza (punteggio 7,87 su 10), i confronti con adulti (punteggio 7,59 su 10) e l’accesso a risorse online affidabili (punteggio 7,49 su 10).
La ricerca ha anche messo in evidenza come il preservativo sia il metodo contraccettivo più conosciuto dalla Gen Z (98,2%), seguito dalla pillola anticoncezionale (88,4%). Le conoscenze sulla spirale (49,3%) e il coito interrotto (17%) sono invece più limitate.
La contraccezione d’emergenza è un concetto familiare al 44,2% dei giovani. L’86% conosce la pillola del giorno dopo, mentre solo il 41,8% quella dei 5 giorni dopo. Le principali fonti di informazione per la contraccezione d’emergenza includono il web (25,1%), i social media (24,4%), la scuola (15,6%), gli amici (12,4%) e la famiglia (6,9%).