5 anni di tagli a scuola, +90.000 alunni e -81.600 docenti
red – La FLCGIL ha pubblicato una nota che ricapitalo i tagli degli ultimi 5 anni: "possiamo rilevare – leggiamo – che a fronte della riduzione complessiva di 81.614 docenti abbiamo avuto un aumento di oltre 90.000 alunni in più, che avrebbe dovuto determinare un incremento di circa 9.000 docenti in più".
red – La FLCGIL ha pubblicato una nota che ricapitalo i tagli degli ultimi 5 anni: "possiamo rilevare – leggiamo – che a fronte della riduzione complessiva di 81.614 docenti abbiamo avuto un aumento di oltre 90.000 alunni in più, che avrebbe dovuto determinare un incremento di circa 9.000 docenti in più".
"Con oltre 90.000 alunni in più – continua la nota della FLCGIL – si sarebbero dovute creare non meno di 4.500 classi in piu’ (con media di 20 alunni per classe), invece ne sono state tagliate oltre 9.000. La conseguenza è evidente: le cosiddette classi pollaio sempre più numerose, spesso anche oltre il tetto massimo previsto per norma".
"Si taglia ovunque, – 28.032 posti nella primaria – 22.616 nella secondaria di primo grado – 31.464 nella secondaria di secondo grado, eccetto la scuola dell’infanzia dove le sezioni registrano un piccolo aumento +518".
Stesso trattamento per il persoale amministrativo: "-17,5 % dei posti in cinque anni 43.878 posti in meno: ciò significa meno sicurezza, meno servizi, meno laboratori".
Uno sguardo anche alla razionalizzazione, infatti "sono state consistentemente ridotte di quasi il 20%, cioé scomparse quasi 2000 scuole". Per questo la Flc Cgil "chiede alla politica tutta che si faccia carico delle emergenze della scuola italiana e chiede che si avvii un piano di investimenti che consenta di invertire questo drammatico trend. Nel sud occorre garantire l’estensione del tempo pieno e della scuola dell’infanzia, l’innalzamento qualitativo dell’offerta formativa, un piano di edilizia scolastica e una decisa azione per contrastare l’evasione dell’obbligo scolastico".