49% studenti pensa che sospendere le attività didattiche sia scelta responsabile. Lettera

WhatsApp
Telegram
ex

Inviato da Giovanni Panunzio, docente di Religione dell’I.I.S.S. “Primo Levi” di Quartu Sant’Elena, Cagliari

Nell’ambito delle iniziative sulla didattica a distanza, in assenza di
banda larga e prima di ogni ulteriore approccio, ho proposto, tramite
telefono e relativo passaparola, a 280 studenti tra i 14 e i 20 anni
delle classi in cui insegno – dalla 1^ alla 5^ Superiore – una serie di
5 domande su altrettanti temi: Governo, vacanza, paura, insegnanti e
scuola, correlati all’emergenza Covid-19 e all’interruzione improvvisa
delle lezioni.

Risultati

Sul Governo

Il 49% degli studenti interpellati ha risposto che la decisione di
Palazzo Chigi di interrompere l’attività didattica a causa del nuovo
coronavirus è una scelta responsabile. Per il 35% è criticabile, per il
16% è indispensabile.

Sulla vacanza

Il 94% ha risposto che questo stop forzato non è come le solite vacanze
(Natale, Pasqua, ecc.) perché è dovuto a un’emergenza che non si sa
quando terminerà. Per il 4% è diverso rispetto agli altri periodi di
ferie in quanto costringe a stare a casa e limita la socializzazione.
Per il 2% non è una vacanza perché non include festività civili o religiose.

Sulla paura

Il 78% ha risposto che adesso ha paura del contagio e di ammalarsi. Il
21%, invece, è preoccupato di non recuperare le insufficienze e di
perdere l’anno scolastico. L’1% teme l’arrivo di altri extracomunitari,
sia dall’Africa, che da altre zone.

Sugli insegnanti

Il 54% ha risposto che i professori, al rientro in aula, devono aiutare
gli studenti in difficoltà, inclusi i ragazzi con disabilità, chiedendo
supporto ai compagni che vanno bene. Per il 45% i docenti devono
riprendere gli argomenti già trattati e fare le verifiche per le
valutazioni finali. Secondo l’1% devono accelerare per recuperare le
lezioni perse.

Sulla scuola

Il 75% ha risposto che, se la vacanza obbligata dovesse durare un mese o
più, si annoierebbe. Il 18% non sentirebbe il distacco. Al 7% degli
alunni, invece, la scuola mancherebbe.

Il passo successivo al questionario sarà l’apertura di un dibattito con
gli studenti partecipanti, tramite messaggistica nei gruppi-classe attivati.

WhatsApp
Telegram

Prova orale concorso PNRR2: preparati con le lezioni intensive a cura di Ernesto Ciracì e la metodologia ideata da Eurosofia