Aumenti stipendio, ultima tranche di 442 milioni per docenti, ATA, DSGA. Da 8,37 a 49 euro lordi. La proposta dell’ARAN nel dettaglio
Con una nota stampa, l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) ha diffuso alcuni chiarimenti sui numeri e le risorse disponibili per il rinnovo contrattuale nel settore dell’istruzione. Oltre agli incrementi già erogati attraverso l’accordo firmato nel dicembre 2022 per la parte economica, che ha utilizzato il 96% dei fondi destinati al rinnovo contrattuale, sono ancora disponibili diverse risorse che andremo ad elencare di seguito in modo schematico per una buona fruizione.
Risorse disponibili: Le risorse ancora a disposizione per il rinnovo contrattuale ammontano complessivamente a 442 milioni di euro e si suddividono nel seguente modo:
- Residuo risorse contrattuali: 85 milioni di euro.
- Valorizzazione dei docenti in base all’atto di indirizzo Valditara: 220 milioni di euro.
- Una tantum: 100 milioni di euro.
- Ordinamento personale ATA: 37 milioni di euro.
Incrementi proposti da Aran: Sulla base delle suddette risorse, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) ha proposto i seguenti incrementi:
- RPD docenti:
- Incremento medio di 13,90 euro mensili a decorrere dal 1° gennaio 2022.
- CIA al personale ATA:
- Incremento medio di 8,37 euro mensili a decorrere dal 1° gennaio 2021.
- Indennità di funzione per i DSGA:
- Incremento medio di 49 euro mensili per 13 mensilità a decorrere dal 1° gennaio 2021.
- Con questo incremento, l’incremento complessivo di tale personale raggiunge circa il 7%.
- Una tantum:
- Una tantum di 63,84 euro per i docenti.
- Una tantum di 44,11 euro per il personale ATA.
Altre disposizioni
Inoltre, sono destinati 48 milioni di euro per coprire alcune norme contrattuali che hanno un costo indiretto, ad esempio, 2 giorni di permesso annuo per il personale a tempo determinato. Inoltre, sono destinati 37 milioni di euro alle progressioni verticali per il personale ATA.