Il 41% dei cittadini europei richiede un maggiore impegno dei docenti nel motivare allo studio gli studenti
Secondo un’indagine di Eurobarometro l’istruzione e formazione in Europa preparano ancora poco al mondo del lavoro e il 23 % dei cittadini dichiara di non aver ricevuto competenze adeguate per svolgere mansioni in linea con le proprie qualifiche.
Competenze e conoscenze che per la maggior parte degli europei (circa il 95%) si possono invece acquisire al di fuori dei percorsi d’istruzione formale.
Secondo un’indagine di Eurobarometro l’istruzione e formazione in Europa preparano ancora poco al mondo del lavoro e il 23 % dei cittadini dichiara di non aver ricevuto competenze adeguate per svolgere mansioni in linea con le proprie qualifiche.
Competenze e conoscenze che per la maggior parte degli europei (circa il 95%) si possono invece acquisire al di fuori dei percorsi d’istruzione formale.
Il 56% crede che le proprie qualifiche sarebbero più riconosciute in altri Stati membri. Mentre il 6% dei cittadini dichiara di aver tentato, e mancato, un’esperienza all’estero a causa del mancato riconoscimento dei titoli di studio o delle competenze lavorative da parte del datore di lavoro o delle università.
A ciò si somma anche la scarsa conoscenza del livello quadro europeo a cui corrispondono le qualifiche acquisite dai cittadini di uno stato membro: solo il 9% dichiara di conoscerle e il 21% non ha mai sentito parlare del quadro europeo delle qualifiche.
Il 41% dei cittadini Ue, secondo il sondaggio, richiedono un maggiore impegno agli insegnanti nello stimolare la motivazione degli studenti e la loro dedizione allo studio, nonchè la curiosità e la creatività, è inoltre fondamentale l’esperienza pratica di apprendimento presso un’impresa o un’organizzazione.
Dalla ricerca si evidenzia inoltre una particolare difficoltà per i cittadini Ue nel trovare informazioni utili in materia d’istruzione, formazione e orientamento professionale: solo il 56% le ha trovate con facilità.
“Il nostro obiettivo è semplice: ognuno in Europa dovrebbe essere in grado di far comprendere e riconoscere le proprie abilità e qualifiche sia all’interno del proprio paese che al di là dei confini nazionali, da parte dei datori di lavoro e delle istituzioni d’istruzione. Le abilità e qualifiche devono essere riconosciute in modo equo, comparabile e trasparente in modo da migliorare l’occupabilità delle persone o aprire loro percorsi di apprendimento ulteriori”, ha affermato Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù.