390 mila nuove diagnosi di tumore nel 2024, Cinieri (Aiom): “L’istruzione è un fattore determinante per la prevenzione”

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In Italia, nel 2024, si stimano 390.100 nuove diagnosi di tumore, secondo quanto riportato da Saverio Cinieri, Presidente della Fondazione Aiom. Alcuni comportamenti legati agli stili di vita influiscono sul rischio oncologico: il 60% degli adulti consuma alcol, il 33% è in sovrappeso, il 10% è obeso, il 28% è sedentario e il 24% fuma.

L’istruzione come fattore di protezione

La diffusione di stili di vita a rischio è strettamente legata al livello di istruzione. Fumo, sedentarietà e obesità risultano più frequenti tra le persone con un basso grado di istruzione, che spesso dispongono di minori strumenti per comprendere i rischi per la salute e adottare strategie di prevenzione. Un’educazione adeguata favorisce una maggiore consapevolezza sui fattori oncologici e aumenta la probabilità di aderire a comportamenti salutari.

L’educazione alla salute come strumento di prevenzione

La scuola rappresenta un ambiente fondamentale per la formazione delle nuove generazioni e può svolgere un ruolo chiave nella promozione di abitudini sane fin dall’infanzia. Educare i bambini e i ragazzi a uno stile di vita equilibrato aiuta a prevenire numerose malattie, tra cui obesità, diabete e patologie cardiovascolari, oltre a ridurre il rischio di tumori in età adulta.

Tra i principali aspetti su cui la scuola può incidere vi sono:

  • alimentazione: promuovere una dieta equilibrata, sensibilizzando gli studenti sull’importanza di frutta, verdura e cibi sani;
  • attività fisica: incentivare il movimento attraverso l’educazione motoria, contrastando la sedentarietà;
  • prevenzione del fumo e dell’alcol: fornire informazioni sui danni legati a queste abitudini e incoraggiare scelte consapevoli.

Ed è chiaro quanto gli insegnanti possano essere punti di riferimento nella diffusione di comportamenti salutari, inserendo l’educazione alla salute nei programmi scolastici. Tuttavia, è fondamentale anche il coinvolgimento delle famiglie, affinché i principi appresi in classe vengano applicati nella vita quotidiana.

L’impatto delle condizioni economiche sulla salute

Il contesto socio-economico influisce sulla possibilità di accedere a percorsi di prevenzione e cure efficaci. Difficoltà finanziarie riducono la sopravvivenza dei pazienti oncologici, aumentando del 20% il rischio di mortalità, anche in un sistema sanitario universalistico come quello italiano. Investire in istruzione e sensibilizzazione può contribuire a colmare queste disuguaglianze, promuovendo scelte più consapevoli in termini di salute.

La necessità di ampliare la prevenzione

Secondo Cinieri, è essenziale estendere i programmi di prevenzione, considerando gli ostacoli economici e culturali che limitano l’adozione di stili di vita sani. Un maggiore accesso all’istruzione e all’informazione può rappresentare uno strumento fondamentale per ridurre il rischio oncologico e migliorare la salute della popolazione.

 

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