31 scuole rifiutano l’iscrizione di un ragazzo con autismo: la denuncia della famiglia. Valditara: “Disposta verifica approfondita, non sono tollerabili certi episodi”

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Un presunto caso di discriminazione scolastica scuote Milano. Tommaso, un ragazzo di 15 anni con una forma severa di autismo, sarebbe stato rifiutato da 31 istituti scolastici.

La sua famiglia, dopo aver contattato invano il Servizio orientamento scolastico del Comune, ha provato a rivolgersi direttamente alle scuole, ricevendo solo rifiuti. Le motivazioni addotte dagli istituti sono state la mancanza di strutture e personale adeguato, o la presenza di “troppi ragazzi disabili”. I genitori di Tommaso, sconfortati, hanno denunciato la situazione al Corriere della Sera, sottolineando come la scuola sembri poter “scegliere i propri alunni”, violando il diritto all’istruzione. La loro denuncia non è isolata: anche Yana, compagna di classe di Tommaso alle medie e tetraplegica, ha incontrato enormi difficoltà, trovando un solo istituto disposto ad accoglierla, una scuola di danza, nonostante la sua disabilità motoria.

La FISH chiede l’intervento del Ministro

La vicenda ha suscitato l’indignazione della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con disabilità e famiglie), che per voce del suo presidente Vincenzo Falabella ha chiesto l’intervento del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Falabella ha sollecitato l’invio urgente di ispettori per verificare la situazione e, in caso di accertate violazioni, l’applicazione di sanzioni adeguate. “Questo episodio” – ha dichiarato Falabella – “evidenzia una grave lacuna nel sistema educativo italiano riguardo all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Nonostante le normative, la realtà è ancora lontana dagli obiettivi” ha concluso.

La risposta del Ministro

“Ho dato mandato agli uffici competenti di avviare una verifica approfondita sul caso sollevato dalla Fish relativo al rifiuto di 31 Scuole superiori di accogliere un ragazzo con forme gravi di autismo. La scuola italiana ha il dovere di essere inclusiva per tutti gli studenti, senza distinzioni. Non è tollerabile che episodi come questo accadano in un sistema educativo che deve garantire il diritto all’istruzione a ciascun alunno, indipendentemente dalla sua condizione. Ci impegniamo a trovare una soluzione adeguata”. Così ha dichiarato in una nota il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

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