25 anni dalla legge sulla parità scolastica, Suor Alfieri: “Dagli stipendi più bassi dei docenti ai pagamenti IMU, ad oggi poco è cambiato”

A 25 anni dall’emanazione della legge sulla parità scolastica, il panorama dell’istruzione in Italia non mostra significativi cambiamenti. La normativa, che avrebbe dovuto garantire un sistema equo tra scuole statali e paritarie, si scontra ancora con ostacoli che ne limitano l’effettiva applicazione. A sottolinearlo all’Adnkronos è Suor Anna Monia Alfieri, cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche.
Per Suor Alfieri al centro vi è la questione della libertà di scelta educativa dei genitori, da cui derivano due principi fondamentali: il diritto dello studente ad apprendere e quello del docente a insegnare. Nella realtà, la libertà di insegnamento rimane vincolata a condizioni economiche penalizzanti: i docenti delle scuole paritarie percepiscono stipendi inferiori rispetto ai colleghi della scuola statale, pur avendo gli stessi titoli di accesso alla professione.
L’esperta sottolinea il paradosso esistente: la Costituzione garantisce la libertà educativa e di insegnamento, mentre la legge 62/2000 riconosce le scuole paritarie come parte integrante del Servizio Nazionale dell’Istruzione, al pari di quelle statali. Nonostante ciò, la realtà presenta forti disparità, rendendo il sistema ancora incompleto.
Il valore della libertà di scelta educativa
Suor Alfieri ricorda poi i dati Invalsi: nelle regioni in cui sono state attuate politiche di sostegno alla libertà educativa, gli studenti hanno raggiunto standard di apprendimento superiori alla media nazionale e in linea con quelli europei. Al contrario, nelle zone prive di tali politiche, si assiste a un aumento della segregazione sociale, penalizzando soprattutto le famiglie economicamente e culturalmente più fragili.
Le scuole paritarie, nate per garantire un’istruzione accessibile a tutti, hanno dovuto fronteggiare difficoltà economiche per decenni. Il contributo pubblico ricevuto – inizialmente 500 euro per studente, poi aumentato a 750 euro negli ultimi due anni – resta, secondo Suor Anna Monia Alfieri, nettamente inferiore rispetto al Costo Medio Studente, stimato dal Ministero in 7.300 euro annui. Le famiglie, pur pagando rette tra i 2.500 e i 3.000 euro, spesso faticano a sostenere i costi, portando molte scuole alla chiusura.
A peggiorare la situazione, le richieste di pagamento dell’IMU, con importi elevati che aggravano ulteriormente il bilancio degli istituti.
Suor Anna Monia Alfieri si appella al Governo e alla Premier Giorgia Meloni, affinché intervengano in modo concreto su un tema che riguarda l’equità educativa e la coesione sociale del Paese.
L’anniversario della legge sulla parità scolastica dovrebbe rappresentare un’opportunità per riflettere e agire, superando logiche ideologiche e concentrandosi su un unico obiettivo: garantire un sistema scolastico libero, accessibile e di qualità per tutti.