2016: sarà l’anno della mobilità straordinaria per i docenti e degli ambiti territoriali
Da una parte il rispetto della legge 107/2015, dall'altra le numerose richieste dei docenti, portate avanti dai sindacati, rendono difficile la trattativa sulla mobilità degli insegnanti per l'a.s. 2016/17.
Da una parte il rispetto della legge 107/2015, dall’altra le numerose richieste dei docenti, portate avanti dai sindacati, rendono difficile la trattativa sulla mobilità degli insegnanti per l’a.s. 2016/17.
Il 2016/17 potrebbe essere l’ultimo nel quale i docenti intenzionati a richiedere trasferimento all”interno del perimetro della provincia, potrebbero avere titolarità su una nuova scuola, bypassando gli ambiti territoriali. Ma il Miur non vuole estendere tale possibilità ai docenti assunti fino al 1° settembre 2014, ma in altra provincia, i cosiddetti docenti immobilizzati. Chi chiederà mobilità da una provincia all’altra verrà castigato con gli ambiti territoriali. Richiesta dei docenti immobilizzati
Ci sono poi i docenti di fase 0 e A, che pur essendo tutelati dalla legge 1017 nell’ambito della richiesta di sede definitiva all’interno della provincia, se dovesse essere concesso anche la possibilità di trasferimento interproviniciale, potrebbero ricadere nel regime degli ambiti, in quanto assunti 2015.
E ancora, si moltiplicano le richieste degli assunti in fase B e C. Due tornate di immissioni in ruolo caratterizzate da storture, alle quali il Miur non ha ancora trovato adeguata risposta.
Cosa sono gli ambiti territoriali e come funzioneranno?
Il Miur al momento ha informato i sindacati sulle linee guida, adesso spetterà agli USR elaborare i conteggi e dirci quanto saranno grandi e quante scuole raccoglieranno in ogni provincia.
All’interno degli ambiti territoriali, una volta costituiti, saranno i Dirigenti Scolastici a gestire l’attribuzione dell’incarico triennale agli insegnanti. Un compito che si annuncia per niente facile La “chiamata diretta” preoccupa anche i Dirigenti Scolastici. Come dovrebbe funzionare