2 agosto 1980 la strage di Bologna, il ricordo degli studenti sui social del ministero

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Il 2 agosto 1980, 40 anni fa, una bomba esplode nella stazione ferroviaria di Bologna, uccidendo 85 persone. Oggi ricorre l’anniversario di uno degli atti terroristici più gravi della storia d’Italia.

Studentesse e studenti lo ricordano con le stories su Instagram.

Tanti i messaggi delle alte cariche istituzionali in queste ore, in ricordo della tragedia.

In occasione del quarantesimo anniversario della strage della stazione, che provocò ottantacinque morti e oltre duecento feriti, desidero – a distanza di pochi giorni dalla mia visita a Bologna e dall’incontro nel luogo dell’attentato – riaffermare la vicinanza, la solidarietà e la partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e alla città di Bologna, così gravemente colpiti dall’efferato e criminale gesto terroristico. Riaffermando, al contempo, il dovere della memoria, l’esigenza di piena verità e giustizia e la necessità di una instancabile opera di difesa dei principi di libertà e democrazia“. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

40 anni dalla Strage di Bologna. Siamo al fianco dei familiari, di chi crede nello Stato, dei magistrati impegnati a squarciare definitivamente il velo che ci separa dalla verità. Lo dobbiamo alle 85 vittime innocenti, lo dobbiamo a noi stessi“. Così il premier Giuseppe Conte, su Twitter.

Sono appena salita su un treno, alla stazione di Bologna. L’ho fatto decine di volte ma oggi è diverso – scrive su Facebook la viceministra dell’istruzione Anna Ascani.
Mentre fissavo il tabellone delle partenze, non potevo non pensare alle vittime innocenti della più grave strage terroristica della nostra storia repubblicana. A quegli sguardi spezzati, 40 anni fa, dalla crudeltà criminale di terroristi di estrema destra senza scrupoli. Qualcuno ancora oggi prova a riscrivere la storia. Non lo consentiremo. La memoria condivisa di quell’epoca buia è il terreno sul quale la mia generazione – che è nata dopo quella strage ma ne ha ereditato tutte le contraddizioni, i depistaggi, i tentativi di nascondere e cancellare – ha il dovere di difendere la verità per difendere la democrazia”.

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