2.174 ATA in meno, il taglio riguarda i collaboratori scolastici delle secondarie di II grado. Sindacati fortemente contrari

Confermato il taglio degli organici ATA dall’anno scolastico 2026/27 previsto dalla legge di bilancio 2025. La riduzione dell’organico del personale ATA è stato al centro dell’incontro svoltosi il 19 marzo tra Organizzazioni sindacali e Ministero dell’istruzione e del merito. Restano fortemente contrari i Sindacati.
Il taglio in legge di Bilancio
Il taglio è previsto all’art.1, comma 828, della legge di Bilancio 2025:
“Ai sensi dell’articolo 10, comma 3-quinquies, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106, con decreto del
Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, da adottare entro il 15 febbraio 2025, si procede alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire, a decorrere dall’anno scolastico 2026/2027, una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità“.
Riguarda solo i collaboratori scolastici
Il taglio – come emerge dai report sindacali – riguarda solo i collaboratori scolastici e, in particolare, le scuole secondarie di II grado.
Ferma contrarietà dei Sindacati
Fortemente critici i Sindacati, che rivendicano la necessità di avere più personale per le scuole.
“Il colloquio – scrive la Cisl Scuola – si è chiuso con il giudizio fortemente negativo sia della Cisl Scuola, sia delle altre organizzazioni sindacali. Il decreto prevede un intervento che modifica i criteri di sviluppo del calcolo dell’organico operando esclusivamente sul profilo dei collaboratori scolastici ed esclusivamente nelle scuole secondarie di secondo grado“.
La FLC CGIL ha espresso la propria contrarietà “a una misura immotivata stante la crescente richiesta di personale ausiliario da parte delle scuole a supporto delle attività scolastiche“.
“Una politica di tipo ragionieristico che mira solo a fare cassa e che, invece, pone le scuole in seria difficoltà soprattutto in termini di funzionalità e sicurezza“: ha evidenziato la Uil Scuola Rua.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha chiesto di “utilizzare le economie di spesa realizzate durante il blocco delle progressioni economiche e nell’ultimo contratto, sui nuovi profili professionali che saranno attivati soltanto fra due anni, per annullare i tagli previsti. Bisogna confermare l’organico aggiuntivo, assumere sul 100% del turn over e valorizzare ancora gli EQ“.