1,7 miliardi di persone soffrono di insicurezza alimentare. L’Onu: “Coinvolge più le donne, legata a istruzione e reddito”

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Un recente rapporto delle Nazioni Unite rivela che 1,7 miliardi di persone nelle aree urbane e periurbane soffrono di insicurezza alimentare. Questo dato sottolinea la necessità di rafforzare i sistemi alimentari in questi contesti. Il rapporto è stato redatto dal Panel di Alto Livello di Esperti sulla Sicurezza Alimentare e la Nutrizione (Hlpe-Fsn) del Comitato delle Nazioni Unite per la Sicurezza Alimentare Mondiale (Cfs) ed è intitolato “Rafforzare i sistemi alimentari urbani e periurbani per raggiungere la sicurezza alimentare e la nutrizione, nel contesto dell’urbanizzazione e della trasformazione rurale”. La presentazione del rapporto è avvenuta a Roma.

La situazione nelle aree urbane

Lo studio contraddice la convinzione comune che le aree rurali siano le più vulnerabili all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione. Oltre tre quarti della popolazione mondiale che soffre di fame o quasi si trovano nelle città e nei dintorni. Jane Battersby, autrice principale dell’indagine, ha dichiarato che è indispensabile adottare politiche specifiche per affrontare le complessità dei sistemi alimentari urbani. Il rapporto fornisce una roadmap per i responsabili politici al fine di garantire che nessuno venga lasciato indietro.

Disuguaglianze di genere e socio-economiche

Secondo la ricerca, l’insicurezza alimentare colpisce più le donne rispetto agli uomini ed è strettamente legata a fattori come istruzione, reddito, opportunità, reti sociali e diritti. Akiko Suwa-Eisenmann, Presidente del Hlpe-Fsn, ha sottolineato che il diritto a un’alimentazione adeguata è un diritto umano fondamentale. Tuttavia, a causa delle disparità socio-economiche, l’insicurezza alimentare è elevata e fortemente diseguale nelle aree urbane e periurbane.

Problemi di nutrizione e obesità

Il rapporto evidenzia anche come le aree urbane e periurbane siano afflitte da problemi di obesità. Le diete urbane, pur comprendendo più frutta e verdura, sono anche caratterizzate da un maggiore consumo di alimenti di origine animale, oli, zucchero, sale e cibi ultra-trasformati. Questo modello alimentare, combinato con una minore attività fisica, contribuisce all’aumento del sovrappeso e dell’obesità, inclusa l’obesità infantile.

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