Fino a 160 euro di stipendio in più al mese per i docenti e il taglio del cuneo fiscale. Valditara annuncia le novità sul nuovo contratto: “Rafforzeremo anche la formazione del personale”

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3 miliardi di euro per l’aumento degli stipendi, che per i docenti dovrebbe essere di circa 160 euro mensili, a cui bisogna aggiungere il taglio del cuneo fiscale.

Sono le mosse del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in merito al rinnovo del prossimo CCNL e che ha ribadito nel corso dell’intervista rilasciata ad Orizzonte Scuola.

“Ho inviato al Ministro Zangrillo l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto, che prevede importanti novità “- ha spiegato il Ministro.

Pertanto, viene confermata “la destinazione di 3 miliardi di euro per l’aumento degli stipendi, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 160 euro mensili per i docenti, a cui si aggiunge il taglio del cuneo fiscale”.

Valditara ribadisce che “si tratta di un intervento concreto e significativo, mai compiuto dai governi precedenti, che si sono limitati a parole e accuse”.

Tuttavia, le misure previste dal nuovo atto di indirizzo non riguardano solo gli aumenti della retribuzione tabellare: “Prevediamo inoltre un rafforzamento della formazione, l’eliminazione della figura del docente incentivato, sostituita da figure più specializzate e qualificate (come il tutor e l’orientatore), che saranno anche maggiormente retribuite”.

E ancora: “Introdurremo inoltre il welfare territoriale e una formazione obbligatoria, documentata e verificata, per tutto il personale scolastico, perché la formazione è fondamentale”.

L’INTERVISTA INTEGRALE DI VALDITARA A ORIZZONTE SCUOLA

L’atto di indirizzo del Ministro: cosa si prevede

Come già spiegato dallo stesso Ministero alla nostra testata, al centro della proposta c’è un sostanziale aumento delle retribuzioni, con circa 3 miliardi di euro destinati a incrementare gli stipendi base del personale scolastico. Ma il piano del Ministro va ben oltre il mero aspetto economico. Si propone infatti una riforma strutturale del ruolo docente, abbandonando il concetto di “docente stabilmente incentivato” in favore di figure più flessibili e orientate al supporto didattico e all’implementazione dei piani formativi.

Un aspetto innovativo del piano è infatti il sistema di incentivi misto che il Ministro intende introdurre. Tale sistema, secondo Viale Trastevere, amplierebbe la platea dei beneficiari, combinando compensi annuali per funzioni specifiche con incentivi stabili ottenibili al termine di un percorso pluriennale. L’obiettivo è chiaro: motivare e premiare l’impegno e la crescita professionale dei docenti nel lungo periodo.

La formazione continua è un altro pilastro fondamentale della proposta. Il Ministro ha sottolineato l’importanza di potenziare il sistema di formazione professionale per i docenti, riconoscendo che un corpo insegnante costantemente aggiornato è essenziale per mantenere alta la qualità dell’istruzione.

In realtà il piano in vista del nuovo CNNL coinvolge, ovviamente anche il personale ATA e i DSGA: si prevede infatti la valorizzazione e il consolidamento dei nuovi ordinamenti per queste figure cruciali per il funzionamento delle scuole. Anche i DSGA beneficeranno di questo piano, con fondi dedicati alla loro valorizzazione a partire dal 2025, derivanti dalle economie del ridimensionamento della rete scolastica.

Per realizzare questi obiettivi, il Ministro ha delineato un piano finanziario che va oltre gli stanziamenti della legge di bilancio. Sono previsti fondi aggiuntivi per la formazione, che partiranno da 14,6 milioni di euro nel 2023 per arrivare a 43,8 milioni annui dal 2026, con un’ulteriore iniezione di 50 milioni dai Programmi Operativi Complementari.

Un aspetto interessante del piano finanziario è l’utilizzo intelligente delle economie derivanti dalla riduzione dell’organico dovuta al calo demografico. Tali risparmi, che aumenteranno progressivamente nei prossimi anni, saranno reinvestiti nella valorizzazione professionale dei docenti, partendo da 40 milioni nel 2026 fino a raggiungere 387 milioni annui dal 2031.

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