13 aprile, giornata internazionale del bacio. Ecco perché conviene baciare: aumenta le capacità cognitive

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La Giornata Internazionale del Bacio viene celebrata il 13 aprile, una data che si collega a un primato mondiale singolare: il bacio più lungo mai registrato, durato 58 ore. Protagonisti di questa performance sono stati due partecipanti thailandesi, che in un’occasione precedente avevano già raggiunto un tempo record di 46 ore consecutive.

Riferimenti storici

Oltre al primato temporale, il 13 aprile richiama anche un episodio rilevante nella storia del cinema: l’uscita, nel 1896, del cortometraggio The Kiss, diretto da William Heise. Il film, della durata di circa 18 secondi, riproduceva un bacio tra gli attori May Irwin e John C. Rice, tratto dalla scena conclusiva della rappresentazione teatrale The Widow Jones, opera di John J. McNally.

I benefici fisiologici e psicologici

Oltre al significato affettivo e sociale, il bacio comporta una serie di effetti benefici dimostrati da diverse ricerche scientifiche. Studi condotti in ambito medico e psicologico hanno evidenziato che il bacio:

  • stimola il rilascio di ossitocina, nota come “ormone dell’attaccamento”, che rafforza i legami affettivi;
  • riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, contribuendo a una maggiore sensazione di rilassamento;
  • innesca la produzione di dopamina e serotonina, sostanze coinvolte nel benessere e nell’umore;
  • aumenta il battito cardiaco e favorisce una leggera vasodilatazione, con benefici sulla pressione arteriosa;
  • migliora il sistema immunitario grazie allo scambio controllato di batteri, che aiuta a diversificare le difese dell’organismo.

Un gesto carico di significato

Il bacio, da semplice atto simbolico, si rivela anche un importante strumento biologico. Secondo alcuni studi pubblicati su riviste come Archives of Sexual Behavior e Psychological Reports, la frequenza e la qualità del bacio nella coppia incidono positivamente sulla soddisfazione relazionale e sul benessere soggettivo.

Il bacio e il benessere: implicazioni per l’apprendimento

Il bacio, come gesto di intimità e affetto, attiva una serie di processi neurofisiologici che possono influenzare positivamente le capacità cognitive e, indirettamente, anche la qualità dello studio. Diversi studi nel campo delle neuroscienze e della psicologia hanno messo in luce come l’interazione affettiva abbia effetti misurabili su attenzione, motivazione e memoria.

Effetti neurobiologici rilevanti per lo studio

Durante il bacio si rilasciano neurotrasmettitori come ossitocina, dopamina e serotonina, sostanze chimiche che:

  • migliorano l’umore e la disposizione mentale;
  • favoriscono la regolazione emotiva e la gestione dello stress;
  • aumentano la motivazione e il senso di gratificazione;
  • rafforzano la memoria a lungo termine, soprattutto se associata a esperienze emotivamente significative.

Riduzione dello stress e maggiore concentrazione

La presenza di un clima affettivo positivo, in cui anche il bacio è espressione, può contribuire a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Minori livelli di stress, a loro volta, agevolano i processi di concentrazione, attenzione selettiva e apprendimento profondo. In altre parole, un individuo emotivamente sereno è più predisposto all’assimilazione efficace delle informazioni.

Benessere relazionale e motivazione allo studio

In ambito educativo, la dimensione relazionale incide fortemente sulla qualità dello studio. Sebbene il bacio in sé non appartenga al contesto scolastico, rientra in un sistema più ampio di affetti e relazioni di fiducia. La sensazione di essere amati e supportati rafforza l’autoefficacia, la fiducia nelle proprie capacità e la persistenza nello studio.

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