1000 euro per affittare il teatro a giugno, la preside: “A marzo era gratis. Adesso dobbiamo trovare una soluzione per la recita di fine anno”

L’istituto Omnicomprensivo Giulio Rivera di Guglionesi, nella provincia di Campobasso, non potrà sfruttare il teatro per le attività previste dato che l’amministrazione ha stabilito che si dovrà affittare lo spazio al costo di mille euro.
Eppure a marzo, si legge su Primonumero.it, la richiesta partita dalla dirigente a nome degli studenti del liceo era andata a buon fine con la concessione del teatro Fulvio gratuitamente e con il patrocinio del Comune.
“Con l’Amministrazione Comunale eravamo d’accordo che la richiesta di patrocinio avrebbe permesso alla scuola di avere il Teatro Fulvio gratuitamente, infatti a marzo è andata così”, spiega la DS.
Adesso però non sarà più così: “Ho chiesto il teatro per alcuni giorni a giugno, per la consegna dei diplomi dei bimbi dell’infanzia e per la loro recita di fine anno, ma la Commissaria prefettizia (subentrata dopo le dimissioni irrevocabili del sindaco Tomei e la caduta dell’Amministrazione, ndr) mi ha risposto con una delibera in cui chiede mille euro, tra 750 euro di affitto, 200 per il giorno dello spettacolo del 12 giugno e l’Iva”.
“L’onerosità della tariffa richiesta non consentirà alla scuola di realizzare l’iniziativa – spiega la dirigente – ho parlato con le insegnanti della scuola dell’infanzia e con i genitori dei bimbi, mi hanno detto che non sosterranno le spese perché non trovano giusto questo comportamento, visto che solo un paio di mesi prima il teatro era stato usato ma gratuitamente”.
“Siamo amareggiati – continua – le attività rientrano a pieno titolo tra quelle di carattere didattico per le quali il Comune è tenuto a fornire strutture adeguate di cui gli istituti scolastici di Guglionesi sono carenti. Guglionesi vanta una scuola che, in un contesto difficile per le piccole realtà, attraverso le proprie attività e iniziative innovative rappresenta un punto di riferimento importante del territorio. Il numero delle iscrizioni che di anno in anno vengono confermate e ulteriormente consolidate ne sono la dimostrazione concreta. A noi e alle istituzioni proposte spetta il compito di sostenerla e valorizzarla. Troveremo una soluzione diversa”.