Vaccini. Una madre scrive a Grasso: vince chi urla più forte. Domani riprende esame al Senato

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In una lettera inviata oggi al presidente del Senato Pietro Grasso – alla vigilia della ripresa dell’esame del testo a Palazzo Madama, in programma per domani – Corinna Verniani, mamma di una bimba che non può essere vaccinata perché affetta da una malattia, richiama l’attenzione sull’importanza delle vaccinazioni e la lettera è stata già sottoscritta da migliaia di genitori ‘pro vax’.

Lo scorso anno, la donna denunciò che la figlia non poteva essere vaccinata, ma nella di prima elementare che frequentava ben 8 bambini su 19 non avevano fatto il richiamo contro morbillo, parotite e rosolia ed i medici le consigliarono quindi di allontanare la piccola dalla classe.

Oggi, Corinna Verniani denuncia come il ddl che mira a garantire la “sicurezza” di tutti i piccoli sia a rischio: “Ogni giorno il ddl viene esautorato un po’, per compiacere una forma di comunicazione che non dovrebbe dettar legge; chi urla più forte oggi pare averla vinta”, scrive, ed in poche ore dopo la diffusione su Facebook, come segnala il sito IoVaccino, già 2500 persone avevano sottoscritto l’appello, compresi scienziati come l’epidemiologo Pierluigi Lopalco e il virologo Roberto Burioni.

Infatti, incalza, “non consentiamo ad insegnanti e medici di dare il buon esempio, alleggeriamo le sanzioni fin quando al massimo non daremo un simpatico buffetto a chi non vaccina i propri figli senza motivo valido. Noi non siamo necessariamente per il rigore, ma i tentennamenti non sono ammessi, qualsiasi strada si scelga di intraprendere”. Sul decreto, avverte, “si sta tirando il freno a mano”. Ed in risposta ad un recente studio dei ricercatori Antonietta Gatti e Stefano Montanari, i quali hanno sostenuto la presenza di sostanze tossiche nei vaccini, interviene il direttore della divisione di Microbiologia e Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center della Emory University di Atlanta, Guido Silvestri: “Le preparazioni vaccinali sono purissime”, afferma, definendo lo studio “di qualità scientifica pessima”.

Sullo sfondo, i dati allarmanti pubblicati oggi da Oms e Unicef: nel mondo il tasso di vaccinazioni tra i bambini è in stallo dal 2010 e anche nel 2016 uno su 10, cioè 12,9 milioni di neonati, non ha ricevuto neppure le immunizzazioni di base, ricordano come i vaccini salvino ogni anno 2-3 milioni di vite.

Ma anche in Europa “circa 650.000 bambini che nascono ogni anno non ricevono la serie completa delle tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse nel primo anno”, sottolinea Flavia Bustreo, Vicedirettore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Intanto, domani riprenderà la discussione in Aula al Senato e se la Federazione degli Ordini dei medici Fnomceo invita a “vigilare sulla riproposizione di norme” giudicate negativamente, come quella che voleva ‘medici-vaccinatori’ nelle farmacie, la presidente della commissione Sanità Emilia Grazia De Biasi auspica una rapida approvazione: “Mi auguro che ci sia un voto largo a favore perché la commissione ha lavorato cercando il più possibile punti di unione, e mi auguro che il provvedimento entri in vigore quanto prima”.

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