UDS. Stop al finanziamento della scuole paritarie con i fondi statali, no alla competizione della valutazione Invalsi, ma più investimenti

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UDS – Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini ha appena illustrato alla VII Commissione al Senato il suo manifesto programmatico. Tanti sono stati i punti affrontati sulla scuola.

UDS – Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini ha appena illustrato alla VII Commissione al Senato il suo manifesto programmatico. Tanti sono stati i punti affrontati sulla scuola.

"Non possiamo che essere felici per l’attenzione riposta sull’edilizia scolastica, con la volontà di strutturare un piano pluriennale di finanziamenti, portare a termine l’istituzione dell’Anagrafe dell’edilizia e per l’intenzione di riportare i fondi MOF al livello del 2011, ma abbiamo forti dubbi sul fatto che i fondi siano realmente disponibili e sufficienti" – dichiara Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – "Siamo sbalorditi di fronte all’ennesima dichiarazione in favore delle scuole private e della loro equiparazione a quelle pubbliche: uno schiaffo ai milioni di studenti che ogni giorno varcano le soglie delle pubbliche sempre più dequalificate e sottofinanziate. Rivendichiamo lo stop ai finanziamenti alle scuole paritarie private. Siamo molto preoccupati della volontà di modificare il Testo Unico sulla Scuola del ’94 se questa si intreccia con una visione che cancella la scuola degli organi
collegiali e dei diritti degli studenti, come nella proposta di legge da lei depositata in Parlamento. Giannini, inoltre, vuole potenziare il ruolo dei test Invalsi per misurare e valutare le scuole, questo però non è attualmente uno strumento pedagogico valido poichè introduce esclusivamente scuole, docenti e studenti in un’ottica competitiva, selettiva ed escludente"

"Il discorso del Ministro è attraversato da una logica vecchia e madre dei tagli e del processo di dequalificazione dell’istruzione pubblica avanzato negli ultimi anni. Investire nella scuola pubblica non vuol dire investire in capitale umano, in un’ottica rigidamente produttivistica, bensì nello sviluppo umano, per garantire l’espansione delle libertà, dei diritti e della democrazia." – continua nella nota l’UdS – "Si paventa inoltre la possibilità di introdurre delle logiche premiali per finanziare le scuole e premiare i docenti o i dirigenti meritevoli. Rifiutiamo tale idea e rivendichiamo massicci investimenti statali per migliorare l’offerta formativa, abbattere il lavoro precario e garantire a tutte e tutti un’istruzione pubblica di qualità."

Conclude l’UdS: "Riteniamo gravissima l’assenza di un piano programmatico sul diritto allo studio. Occorre una nuova legge nazionale sul diritto allo studio che stabilisca i LEP che ogni regione è tenuta a rispettare e ingenti finanziamenti alle borse di studio e al complesso di servizi e prestazioni che vanno a formare il welfare studentesco. Accanto a buone proposte, Giannini conferma la sua idea di una scuola selettiva e competitiva, basate sui test Invalsi e schiacciata sulle esigenze di mercato."

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