Supplenze: divieto oltre 36 mesi, il calcolo in automatico sul SIDI. Si parte dal 1 settembre 2016

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Dal 1 settembre di quest'anno parte il divieto per i supplenti di superare il tetto di 36 mesi complessivi di servizio.

Dal 1 settembre di quest'anno parte il divieto per i supplenti di superare il tetto di 36 mesi complessivi di servizio.

Si tratta di una misura inserita nella legge 107, comma 131, per rispondere al divieto imposto dall'UE di sfruttamento dei contratti a tempo determinato oltre 36 mesi. La disposizione riguarda sia il personale docente che ATA. 

Secondo qanto apprendiamo, il calcolo dei 36 mesi potrebbe avvenire in automatico, attraverso una specifica funzione interna al SIDI, ossia il sistema informatico in uso nelle segreterie scolastiche. 

Saranno calcolate tutte le supplenze purché riguardino posti effettivamente vacanti e disponibili per le assunzioni, ossia posti privi di titolare. 

Superato il tetto dei 36 mesi di supplenza – anche non continuativi –  il docente non potrà avere più incarichi su questa tipologia di supplenza.

Questo non vuol dire – come genericamente si afferma  sui social, creando molta confusione – che non si potrà più insegnare, ma che ci saranno determinate supplenze alle quali il docente non potrà accedere. Una norma "strozzasupplenze" che per il Ministero non costituisce problema, stante la regolarità triennale dei concorsi e quindi le assunzioni in ruolo. Dato il fallimento della procedura concorsuale in atto, qualche dubbio è possibile avanzarlo.

Al momento si mette in moto la macchina amministrativa.  Il Ministero ha intenzione di "schedare" attraverso il SIDI le supplenze assegnate, in modo da non avere problemi a ricostruire il percorso del singolo supplente.

A breve una nota chiarificatrice per le segreterie scolastiche.

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