Stipendio. Istat: i dirigenti guadagnano il triplo tranne che nella scuola

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L’Istituto nazionale di statistica, nel suo primo rapporto sui differenziali retributivi nel settore privato, ha messo in evidenza la differenza fra il 10% delle retribuzioni orarie più elevate e il 10% delle posizioni lavorative con retribuzione più bassa, essa è “di almeno 12,7 euro”.

La differenza media delle retribuzioni lorde orarie nel 2014 è di 14,1 euro.

Per i dirigenti maschi la retribuzione oraria supera di gran lunga quella delle dirigenti donne di una volta e mezzo, seguendo comunque la regola generale che vede le donne svantaggiate in tutti i settori, con una differenza di retribuzione pari al 12,2%; se parliamo di laureate contro laureati la differenza è del 30,6%, con una retribuzione oraria delle donne è di 16,1 euro contro 23,2 euro degli uomini.

La scuola non rientra in questo sistema, infatti la retribuzione è la stessa indipendentemente dal sesso.

Per i dirigenti scolastici invece la differenza c’è se li confrontiamo con altri dirigenti, specie nel privato. I DS guadagnano ad inizio carriera poco più di 2.300 euro netti, contro i 1500 euro netti di un docente di ruolo con 5 anni di servizio, tanti quanto bastano per concorrere al posto di dirigente.
A fine carriera un docente di scuola superiore supera i 1.900 euro, mentre un dirigente si attesta attorno ai tremila. Considerate le enormi responsabilità di un Dirigente Scolastico oggi, la differenza con il docente non è così elevata: un DS, se lo si equipara ad altri dirigenti di altri comparti, dovrebbe portare a casa almeno il triplo dello stipendio, a detta dell’ISTAT.

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