Sostegno, Bocchino (SI-AET): I decreti delegati si devono migliorare con il contributo di chi lavora nella scuola e delle famiglie

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“Quanto vale «l’apertura» della ministra a cambiamenti anche sostanziali, quando lei stessa, invece di prorogare i termini della promulgazione di decreti la cui gestazione è avvenuta in un MIUR non guidato da lei, ha deciso a poche settimane dal suo insediamento di emanare i provvedimenti, rinunciando alla condivisione preventiva dei dossier?”.

È quanto si chiede il Senatore Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana – Altra Europa con Tsipras), segretario della Commissione Istruzione del Senato, che ha convocato per il 23 febbraio 2017, alle ore 14, presso la Sala Nassiriya del Senato, una conferenza stampa con i rappresentanti della Rete dei 65 Movimenti per il Sostegno.

“È davvero incredibile come dei decreti su argomenti quali il reclutamento e la formazione degli insegnanti, il sostegno, gli asili nido e la scuola dell’infanzia, la valutazione e gli esami di fine ciclo, siano stati scritti nelle segrete stanze del MIUR senza che insegnanti, studenti, genitori e le loro associazioni, nonché le parti sociali, fossero quantomeno consultati”, aggiunge il Senatore.

Nel corso dell’incontro sarà presentato il documento unitario elaborato dalle associazioni riunite nella Rete dei 65 movimenti in occasione del Tavolo Tecnico Nazionale organizzato da Osservatorio Diritti Scuola a Palermo il 28 e 29 gennaio, per giustificare l’impossibilità di emendare gli articoli e quindi la richiesta di ritiro del DDL n. 378 perché possa invece essere la base di confronto tra il Parlamento e la società civile.
“Le associazioni partecipanti hanno giudicato il Decreto non emendabile”, spiega Leonardo Alagna, direttore dell’Osservatorio Diritti Scuola, “e di conseguenza ne chiedono il ritiro, con l’obiettivo di non perdere i diritti acquisiti finora e riconoscere il ruolo irrinunciabile dei genitori, restituire dignità alla figura dell’insegnante e degli operatori assistenziali specializzati, per una scuola pubblica intesa come bene comune”.
“La riduzione degli spazi per la componente dei genitori negli organismi di programmazione e definizione dei percorsi individuali, la spinta verso la medicalizzazione del sostegno, nonché alcuni interventi sulla legge 104/92 senza una preventiva ricognizione dell’efficacia di quella disposizione, sono solo alcune delle criticità emerse e che dovranno essere affrontate”, annuncia il Senatore.

“A tutti è sembrata inaccettabile l’esclusione della famiglia nelle fasi organizzative e decisionali per la costruzione di un percorso didattico inclusivo”, spiega Alagna. “La quantificazione delle ore di sostegno e delle figure professionali coinvolte sembra debba essere accettato dai genitori esclusi, in base al volere di una commissione composta da varie figure che entrerebbero in contatto con il figlio disabile solo una volta all’anno e comunque all’insegna del massimo risparmio economico. Con la legge delega, sarà valutato solo l’aspetto medico e non quello relazionale, sociale e scolastico del ragazzo disabile”.

Per questo “giovedì 23 febbraio dalle 14 alle 19 a Montecitorio ci sarà un presidio, organizzato dalla Rete del 65 movimenti, contro i decreti attuativi della legge 107 del 2015”, aggiunge Alagna, “e il giorno dopo dalle ore 8:30 alle ore 14:30 presso il Liceo Tasso di Roma ci sarà un seminario di formazione per docenti sulla delega inclusione, organizzato dalla rete e dall’Associazione Nazionale per la scuola della Repubblica, con la presenza del sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo e di Ferdinando Imposimato, giudice onorario della Suprema Corte di Cassazione”.
Alla conferenza stampa in Senato parteciperanno, oltre al Senatore Bocchino e a Leonardo Alagna, l’avvocato Maurizio Benincasa, dell’Associazione 20 novembre 1989, Rossella De Paola, del Comitato nazionale LIP Scuola e Antonia Sani del Comitato nazionale per la Scuola della Repubblica, Umberto Gialloreti, della Consulta cittadina permanente sui problemi delle persone handicappate, Roma.

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