Sindacato. Francesco Sinopoli è il nuovo segretario della FLC CGIL

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Francesco Sinopoli è il nuovo segretario generale della FLC CGIL.
È stato eletto dall’Assemblea generale della categoria venerdì 2 dicembre 2016 con il 74% dei voti. Francesco Sinopoli succede a Domenico Pantaleo, che ha ricoperto il ruolo per otto anni .

Francesco Sinopoli ha 41 anni. Laureato in Giurisprudenza, è dottore di ricerca in Diritto del lavoro e delle relazioni industriali. Dopo un intenso impegno nell’associazionismo studentesco all’Università di Bologna, nel 1998 diventa coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari. Nel 2001 inizia la sua attività sindacale per la Cgil, presso la Camera del lavoro di Bologna. Dal 2003 al 2005 è in Nidil Cgil nazionale, la struttura che si occupa di lavoro atipico e dal 2006 lavora per la Flc Cgil nazionale, fino a ricoprire, dal 2010 ad oggi, l’incarico di segretario nazionale. Ha scritto inoltre articoli e saggi sui temi del lavoro, delle relazioni industriali, delle politiche dell’istruzione e della ricerca.

Sinopoli ha fatto un’analisi della situazione del sistema scuola ed ha affermato: “Dal 2008 sono stati tagliati 10 miliardi di euro alle scuole, alle università e agli enti di ricerca”, sono state “avviate autentiche controriforme come la legge Gelmini sulla scuola, la legge 240 sull’università (ancora dalla ministra Gelmini), la legge 150 (la cosiddetta Brunetta) e la legge 107 sulla scuola”. In particolare, ha sottolineato il neo segretario della FLC, si tratta di “interventi autoritari e invasisi rispetto alle prerogative contrattuali”.

Per queste ragioni “deve continuare un’azione sindacale di contrasto a queste leggi per costruire insieme un progetto nuovo, su cui aprire una grande dibattito pubblico per inserirlo come priorità per il Paese nell’agenda della politica. Grande attenzione va data in particolare alle istituzioni della conoscenza soprattutto al Sud. Se, infatti, è il contesto sociale a pesare nella distribuzione delle risorse perché tasse più alte favoriscono bilanci più solidi e quindi maggiori probabilità di beneficiare del turn over, è chiaro quali territori verranno penalizzati: quelli dove le tasse non possono crescere più di tanto in ragione della condizione economica delle famiglie”.

Nei settori della conoscenza, ha proseguito Sinopoli, “c’è il grande tema del riconoscimento della funzione sociale svolta da milioni di docenti, ricercatori, dirigenti, tecnici, amministrativi e collaboratori. Da troppo tempo questo personale è lasciato in uno stato di abbandono anche a causa del blocco dei contratti. La recente Intesa sottoscritta tra governo e sindacati per il rinnovo dei contratti nei settori pubblici segna una svolta che ci consente una ripartenza in grado di rimettere al centro il tema del lavoro e dell’innalzamento della qualità dell’offerta formativa e della ricerca”.

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