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Settimana corta: sentenza TAR Liguria contro imposizione delle Province. Riflettiamo sulla validità didattica

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La settimana corta migliora la didattica? Piace agli alunni? Serve solo a ridurre spese?

La settimana corta migliora la didattica? Piace agli alunni? Serve solo a ridurre spese?

Osservando quello che sta succedendo in seguito ad una sentenza del TAR Liguria, relativa alle scuole secondarie di II grado, sembra proprio che la risposta sia che serva solo, almeno per questo grado d'istruzione, a limitare i consumi e far risparmiare le Province.

L'8 gennaio 2016, il TAR suddetto ha accolto il ricorso del Liceo classico Chiabrera di Savona contro la decisione della Provincia di accorciare la settimana di un giorno, non nascondendo la motivazione di tale decisione: la spending review.  I giudici Liguri hanno accolto, appunto, il ricorso, affermando che non può essere la Provincia a stabilire la settimana corta né tantomeno imporla alle scuole, soprattutto per ragioni economiche.

Il COGEDE (comitato genitori democratici) ha scrittoal Direttore Generale dell'USR ligure affinché la sentenza venga rispettata in tutte le scuole secondarie di secondo grado della Regione.

La sentenze si sta diffondendo in tutte le province d'Italia e il prossimo anno saranno molti gli istitui superiori che ritorneranno a spalmare le lezione su 6 e non 5 giorni.

Entrando nel merito, possiamo senza dubbio affermare che la settimana corta non sempre apporta benefici dal punto di vista didattico e dell'apprendimento degli alunni; basti pensare ad esempio agli studenti pendolari che, per l'aumento del monte ore giornaliero, partono prestissimo dai Paesini di residenza e arrivano tardi con tutte le conseguenze del caso riguardo alla possibilità di studiare per il giorno dopo.

A ciò possiamo aggiungere il fatto svolgere in una giornata non 5 ma 6/7/8 ore di lezione al giorno non aiuta certo l'apprendimento degli allievi, che nelle ultime ore hanno un calo fisiologico d'attenzione e sono molto stanchi. 

Quanto appena detto, è frutto anche di un sondaggio che orizzonte scuola ha rivolto a docenti e studenti; la settimana corta sembra essere maggiormente funzionale all'organizzazione dell'orario di lavoro dei docenti (vedi ad esempio gestione giorno libero) che non a quella didattica. 

La questione merita una profonda riflessione e analisi, a lungo periodo, dei risultati degli studenti e non laddove c'è stata un'imposizione da parte della Provincia, ma anche laddove è stata una scelta dell'Istituzione scolastica. 
 

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