In Russia bocciare un alunno è “una terribile macchia per la scuola”

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GB – In Russia non si può bocciare perché non riuscire a fare progredire anche un solo studente insieme ai suoi coetanei è “una terribile macchia per la scuola” e quindi da loro non succede. Una recente sessione di lavoro di una ricercatrice, Emiliane Rubat du Merac , con professori dell’Università Psicopedagogica di Mosca ha messo in evidenza il particolare metodo di insegnamento adottato in Russia.

GB – In Russia non si può bocciare perché non riuscire a fare progredire anche un solo studente insieme ai suoi coetanei è “una terribile macchia per la scuola” e quindi da loro non succede. Una recente sessione di lavoro di una ricercatrice, Emiliane Rubat du Merac , con professori dell’Università Psicopedagogica di Mosca ha messo in evidenza il particolare metodo di insegnamento adottato in Russia.

Se l’allievo incontra difficoltà  viene aiutato con apposite lezioni di sostegno finché non recupera le lacune nella materia in questione.

Se lo studente non riesce a seguire per motivi di salute, l’insegnante si reca a casa sua per procedere con le lezioni e non lasciarlo indietro, e se dimostra gravi difficoltà d’apprendimento una commissione psicopedagogica è incaricata di emettere una diagnosi del suo stato.

Nel caso in cui la diagnosi dimostri un deficit dello sviluppo delle funzioni intellettive, l’allievo continua la sua formazione in una scuola speciale.

In ogni caso non è prevista la bocciatura: il fatto di bocciare uno studente che non raggiunge un determinato livello è interpretato in Russia come un terribile fallimento della scuola.

 

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