Riforma voti in lettere per primo ciclo istruzione non passa, resterà valutazione in decimi

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Ad affermarlo la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli.

Si tratta di un passo indietro rispetto a quanto si prevedeva nei mesi scorsi, quando il Miur era ancora guidato dalla Giannini.

Il sistema, di cui si discuteva al Miur, prevedeva l’abolizione dei voti numerici e, conseguentemente, della media aritmetica. Al loro posto, si pensava di introdurre un sistema articolato in 5 livelli ed espresso dalle prime cinque lettere dell’alfabeto (A, B, C, D ed E), ciascuna delle quali avrebbe descritto quelle che costituiscono le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite.

Tale sistema, tuttavia, non vedrà la luce, come ha dichiarato la Ministra Fedeli al Corriere della Sera (intervista del 14/01/2017).

Alla domanda “I voti alle elementari li avete cambiati, introducendo le lettere e la pagella europea?”, la Fedeli ha risposto “Non li abbiamo toccati”.

Vero è che la domanda riguardava la scuola primaria, tuttavia, va da sé che la riforma non riguarderà certo la scuola media, sia perché sarebbe assurdo mantenere i voti alla primaria e introdurli alla secondaria di I grado, sia perché la Ministra non ha fatto alcuna precisazione in merito.

Il prossimo anno scolastico, dunque, la valutazione degli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado rimarrà in decimi.

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