Riforma valutazione: certificazione competenze, il modello nazionale
Il 7 aprile 2017, il Governo ha approvato i decreti attuativi della legge n. 107/2015, tra cui quello relativo alla valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo e agli esami di Stato.
Nel decreto è dedicato un apposito articolo alla Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione.
La certificazione si rilascia agli alunni al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione.
Il Miur dovrà emanare un apposito decreto contenente il Modello Nazionale di Certificazione, tenendo conto dei seguenti principi:
a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall’Unione Europea, così come recepite nell’ordinamento italiano;
c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze;
d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale;
e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità;
f) indicazione, in forma descrittiva, dell’esito del livello raggiunto nelle prove a Invalsi, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.
Il Modello Nazionale di Certificazione, dunque, dovrà attestare le competenze acquisite dagli allievi sia in riferimento alle competenze indicate dai documenti nazionali (Indicazioni) che a quelle adottate a livello europeo e poi recepite in Italia.
Il modello descriverà inoltre i risultati, declinati per livelli, raggiunti dagli studenti nelle prove invasi. Tale descrizione dovrà essere effettuata distintamente per ciascuna delle discipline (Italiano, Matemate e lingue straniere), oggetto della prova.