Riforma scuola: sciopero del 5 maggio ormai lontano. Docenti votano no al comitato di valutazione

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Ormai lo sciopero del cinque maggio sembra molto lontano. Le corazzate dei sindacati confederali, nonostante la scuola reale sia nella tempesta, sono a l riparo nei loro porti e sono incuranti dei molti docenti che lottano imperterriti perche il gommone della scuola pubblica non affondi.

Ormai lo sciopero del cinque maggio sembra molto lontano. Le corazzate dei sindacati confederali, nonostante la scuola reale sia nella tempesta, sono a l riparo nei loro porti e sono incuranti dei molti docenti che lottano imperterriti perche il gommone della scuola pubblica non affondi.

Tanti resistono in attesa di trovare soluzioni alla nostra sopravvivenza. Il referendum contro la 107 può essere una di queste.

Anche ieri 11 marzo, nel nostro Istituto Comprensivo uno " Luigi Amat” di Sinnai – Cagliari – abbiamo votato in Collegio docenti di non far parte del triste comitato di valutazione. Il documento approvato, passato con 58 contro e 19 a favore, evidenzia che questo meccanismo di valutazione di fatto sacrifica la pluralità e la cooperazione e la libertà d'insegnamento.

Noi non vogliamo non essere sottoposti a valutazione ma chiediamo il “come" e il “chi” dovrebbe valutare.

Ci hanno accusato di violare la norma. Ma noi ci identifichiamo nella nostra Istituzione e nella nostra Costituzione. La cieca obbedienza non è l’unico modo per rispettare la legge. Lo è anche nel cercare di cambiarla soprattutto quando le regole umiliano, chi lavora ogni giorno nel mondo della scuola e l’intera istituzione scolastica pubblica, sempre più considerata dai politici marginale.

Noi Resisteremo.

Per docenti di Sinnai Fausto Cardia

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