Riforma classi di concorso: errori clamorosi. CUN: procedere a una revisione

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Il Consiglio Universitario Nazionale è intervenuto relativamente al nuovo Regolamento sulle classi di concorso, contenuto nel DPR n. 19/2016, approvando al riguardo una mozione in cui si chiede una revisione del medesimo . 

Il Consiglio Universitario Nazionale è intervenuto relativamente al nuovo Regolamento sulle classi di concorso, contenuto nel DPR n. 19/2016, approvando al riguardo una mozione in cui si chiede una revisione del medesimo . 

Il CUN evidenzia che in detto Regolamento permangono tutte le criticità già segnalate dallo stesso agli organi competenti e, per tale motivo, ne chiede una revisione condivisa, relativamente alle classi di laurea e laurea magistrale.  

La mozione n. 5737 del 07/03/2016 rileva quelle che sono le criticità riguardanti la corrispondenza tra lauree e accesso alle classi di concorso e, quindi, l'incoerenza tra Regolamento e struttura delle classi di laurea magistrale. Nello specifico, si evidenziano i seguenti casi:

  • classi di concorso cui possono accedere laureati magistrali privi delle competenze indispensabili;
  • classi di concorso cui non possono accedere laureati in classi di laurea magistrale che chiaramente forniscono le competenze richieste;
  • classi di concorso che richiedono requisiti del tutto incompatibili con gli ordinamenti delle attuali lauree magistrali;
  • classi di concorso in cui risultano incongruenze fra i titoli del vecchio ordinamento, ex DM n.509/1999 ed ex DM n.270/2004, che vi danno accesso;
  • classi di concorso affini per le quali si fissano requisiti incoerenti;
  • classi di concorso per le quali si fissano requisiti non correlati alle competenze necessarie per l’insegnamento delle discipline previste dalla classe.

Altri rilievi evidenziati dal CUN riguardano il fatto che nel Regolamento non è stata chiarità la modalità, tramite la quale è possibile conseguire i requisiti richiesti – se solo nel corso della laurea magistrale, ovvero nell’intero quinquennio e/o mediante l’iscrizione a corsi singoli – e non si dà alcun valore alle competenze acquisite tramite dottorato di ricerca.

In ultimo, il CUN afferma l'incompatibilità tra quanto previsto dal comma 181 della legge 107/2015 (delega per il nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti di scuola secondaria) e il detto decreto n. 19/2016.

Per le ragioni sopra esposte, il CUN chiede di:

procedere sin da ora, come del resto previsto dall’art. 1, comma 181, lettera b.6) della l. n.107/2015, al «riordino delle classi disciplinari di concorso dei docenti e delle classi di laurea magistrale, in modo da assicurarne la coerenza». Tale riordino, che deve essere condiviso, deve evitare le criticità sopra segnalate e dev’essere effettuato nei tempi idonei a garantire un celere avvio del nuovo percorso di formazione degli insegnanti.

La mozione:

 

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