Reclutamento: Mida chiede di graduare e non valutare

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inviato da Prof.ssa Sara Mottola – Giovedì, 16 febbraio 2017, si sono svolte le audizioni in Senato di tutti i gruppi a sostegno dei precari della scuola.

E’ stato un momento decisamente importante e significativo di confronto, da cui è emerso un dato di straordinaria incontrovertibilità: il mondo della scuola ha mostrato la sua totale coesione e compattezza nelle principali istanze che sono state dignitosamente avanzate e garbatamente sottoposte all’attenzione delle varie forze politiche e istituzionali.

Tenace, incisivo e straordinariamente appassionante l’intervento del movimento Mida-precari che, attraverso le sue esponenti, ha ribadito la necessità intrinseca e stringente di restituire dignità e professionalità all’intero corpo docente, vilipeso e tristemente maltrattato dalla sordità estenuante delle varie forze politiche e da un concorso bislacco che ha palesato, senza troppe ombre, le numerose falle che hanno finito con il deprimere piuttosto che valorizzare le competenze e la professionalità acquisita sul campo dai docenti.

Circa la seconda fascia, il Mida ha ragionevolmente proposto, in linea con gli altri gruppi, un concorso straordinario e non ordinario, vista la transitorietà del piano di reclutamento propinato dal governo; un concorso volto a graduare e non selezionare l’accesso ai ruoli, visto e considerato che parliamo di un personale già altamente qualificato, provvisto dei doverosi titoli di studi e soprattutto dell’esperienza professionale acquisita nelle aule scolastiche. In merito alla terza fascia, il Mida ha ribadito con energico vigore l’esperienza professionale maturata dai docenti sul campo, un tesoro di inestimabile valore, non dimentichiamolo. Ergo ,il governo deve prospettare una modalità equa e rispettosa dei diritti acquisiti, affinché i docenti di terza fascia possano ottenere il riconoscimento morale prima ancora che giuridico della loro professionalità maturata nel corso dei vari anni: il passaggio dalla terza alla seconda fascia con un percoso riservato di abilitazione.

Tra le altre cose, esiste una specifica normativa europea che prevede il diritto all’abilitazione per tutti coloro che hanno maturato i tre anni di servizio. Occorre trovare una soluzione immediata ed efficace che ridia speranza e dignità a quel segmento invisibile del corpo-docente che, da troppi anni, rappresenta la linfa vitale e l’ossatura del sistema scuola. E’ arrivato il momento di guardare in faccia la realtà . Un grazie speciale al Mida che offre sostegno immediato, continuativo e costante all’intera classe dei docenti, seconda e terza fascia, rimarcando con emozionante orgoglio, che il MIDA nasce come movimento di terza fascia e invitando tutti i colleghi a ricordare, con consapevole atteggiamento, la loro provenienza.

Concludiamo con l’auspicio che la forza, la determinazione, l’impegno, la passione dell’intero coordinamento possano conseguire i risultati sperati e possano contribuire a ridare speranza e dignità ad una classe, quella dei docenti, fin troppo martoriata e ingiustamente ferita e che è destinata a svolgere un ruolo cruciale nella società: educare i giovani e formare la futura classe dirigente.

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