Quale futuro per le Sezioni Primavera?

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Il dottor Gioia Liberato, fondatore del Comitato per l'inserimento dei diplomati magistrale abilitati in Gae, ha ricevuto la lettera di alcune educatrici delle SEZIONI PRIMAVERA, che richiedono di essere ascoltate.

Il dottor Gioia Liberato, fondatore del Comitato per l'inserimento dei diplomati magistrale abilitati in Gae, ha ricevuto la lettera di alcune educatrici delle SEZIONI PRIMAVERA, che richiedono di essere ascoltate.

Il Comitato, sempre attento e sensibile al mondo del precariato della scuola, ha accolto la loro istanza, cercando di far conoscere anche questa situazione . Pertanto il Comitato chiede ufficialmente al mondo politico ed alle istituzioni preposte di impegnarsi celermente e concretamente, per una risoluzione positiva della vicenda.

La lettera

Gentile Dott.Liberato Gioia, ci chiamiamo Antonella ed Imma e le scriviamo a nome di tante educatrici, che lavorano nelle sezioni Primavera aggregate alla scuola dell'infanzia statale.

Le sezioni primavera sono un servizio socio-educativo, rivolto ai bambini di et? 24/36 mesi.

Nascono in base alle direttive prodotte in Conferenza Unificata del 14/06/2007.

Le scuole statali una volta ottenuta da parte del M.I.U.R. l'approvazione del loro progetto, si sono attivate attraverso procedura di bando pubblico alla selezione del personale educativo.

Pertanto, dall'anno 2007, lavoriamo sempre sulla stessa sezione e lo stesso Istituto,poich? negli anni a venire, con le varie proroghe dell'Intesa Nazionale sempre in Conferenza Unificata Stato Regioni siamo stati in qualche modo 'tutelati'.Difatti, abbiamo potuto conservare il nostro posto di lavoro, in base al punto 6 dell'intesa, che consente di mantenere lo stesso personale….

E' pur vero che si chiedeva di stipulare contratti come educatori per enti locali, ma a causa della continua riduzione dei fondi ministeriali e regionali,ci ha portato ad accettare continui 'contratti a progetto'.

Ormai sono passati 8 anni dall'inizio di questa sperimentazione ,anni di lavoro precario senza tutele e con pochi soldi. Solo l'amore per il nostro lavoro, gli sguardi sorridenti dei bambini, sono stati i fattori che ci hanno permesso di andare avanti e non mollare. Tanti gli ostacoli:

1 i fondi ministeriali e regionali che diminuiscono sempre pi?,

2 l'intese regionali che tardano ad arrivare SOPRATUTTO AL SUD; un copione che si ripete :intesa nazionale firmata a luglio ma molte regioni meridionali, ad oggi, sono in alto mare.Inoltre, intese firmate a maggio, ossia ad anno scolastico quasi concluso.

Come può una scuola aprire la sezione a maggio? Non è uno sperpero di denaro?.

Le sezioni devono aprire con l'avvio dell' anno scolastico, affinchè si raggiungano gli obiettivi fissati.

Il servizio svolto nelle sezioni primavera ha ottenuto risultati positivi e di eccellenza, sul piano dell'integrazione e dell'educazione dei bambini,i quali sono stati inseriti in un contesto scolastico,condividendo con gli altri bambini e con i docenti della scuola dell'infanzia laboratori,attività di routine, pur rispettando esigenze e tempi diversi,per la natura stessa della loro età, ma facilitandone l'inserimento nella scuola che li vedrà come alunni nell'anno futuro.

Inoltre, bisogna sottolineare il lodevole impegno dei dirigenti scolastici, i quali si sono assunti notevoli responsabilità (aprendo a volte le sezioni senza aspettare le intese regionali, ma tenendo fede alle intese nazionali).

Crediamo nella riforma 0/6, ma vogliamo capire COME si vuole stabilizzare questo servizio e porre fine al nostro precariato.La domanda è legittima e sorge spontanea:
Se siamo stati capaci di portare avanti un progetto per 8 anni, offrendo allo Stato il nostro servizio, lo Stato come intende tutelarci e dimostrare apprezzamento per il nostro lavoro?

Chiediamo dunque stabilità e, soprattutto, venga MANTENUTA LA SPECIFICITA' delle sezioni primavera aggregata alla scuola dell'infanzia statale .

Distinti saluti

Sola Antonella

Martella Imma
e i membri del gruppo Facebook "SEZIONI PRIMAVERA DA SPERIMENTAZIONE A REALTA'.

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