Prove suppletive, il punto di vista dei ricorrenti. Lettera

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Gentile redazione,
leggo un articolo pubblicato sul vostro sito al seguente link:

Io sono uno dei ricorrenti, in possesso del titolo di accesso e quindi ho diritto a svolgere la prova. Ho presentato domanda in modalità cartacea in quanto la piattaforma web non consentiva l’iscrizione al concorso al personale già di ruolo (ma su altra classe di concorso!). Purtroppo il pronunciamento del TAR è arrivato quando le prove erano già terminate e quindi sono state previste delle prove suppletive. Per me e per coloro che non sono in possesso del titolo di accesso sarà il giudice a decidere sulla legittimità della partecipazione al concorso e non lo stato d’animo dei concorrenti del 2016 nè il Ministro. Sono convinto comunque che l’articolo in questione non rispecchia il pensiero di tutti i concorrenti del 2016. Si è posta l’attenzione sulla mancanza del titolo di accesso: dal punto di vista formale sarebbe legittimo pretenderlo facendo riferimento al bando del concorso (ma sembra che il TAR non la pensi così…per ora!) ma dal punto di vista sostanziale no. Infatti se il titolo di accesso certifica il livello di formazione di un aspirante docente, chi non ne è provvisto dovrebbe avere meno competenze rispetto ai concorrenti del 2016, giusto? E allora perchè temere un concorrente meno preparato? E per il personale già di ruolo? Perchè impedirgli di concorrere per un’altra classe di concorso?

Inoltre si mette in dubbio l’integrità professionale delle commisioni: cosa vuol dire la frase “….le relative commissioni giudicatrici già a conoscenza dei nomi, dei voti e addirittura della posizione dei vincitori nelle Graduatorie di merito già pubblicate.”? E’colpa delle commissioni o dei candidati se sono già state pubblicate le GM? O si allude a eventuali calcoli e pratiche scorrette che tali soggetti metterebbero in atto? E ancora: “I legittimi vincitori, gli unici in questa situazione davvero corretti…” significa che gli altri attori in scena sono scorretti? e per quale motivo un concorrente-ricorrente sarebbe scorretto? Leggo infine “Alla luce di questi eventi gravissimi il gruppo Vincitori del concorso 2016 si dichiara pronto ad intraprendere azioni legali perché nessun vincitore sia defraudato di un diritto acquisito con fatica, impegno, merito e correttezza.” Secondo “voi” i concorrenti-ricorrenti non acquisirebbero il vostro medesimo diritto con la stessa fatica e lo stesso impegno che voi avete profuso in questi mesi? La cosa davvero triste è che migliaia di aspiranti docenti siano divisi in “noi” e “voi”, l’un contro l’altro armati in una continua guerra dei poveri. Prima di barricarci in posizioni estreme sarebbe meglio considerare anche le aspettative degli altri, che in fondo non vogliono defraudare nessuno, ma solo avere la possibilità di guadagnarsi un posto di lavoro. Che vincano i migliori!



Carmine Meluccio

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