Posto di sostegno in deroga, spetta prioritariamente al docente di ruolo in assegnazione provvisoria e poi ai supplenti

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Arriva il secondo riconoscimento per i docenti che avevano contestato le modalità con cui l’Ufficio scolastico regionale della Calabria e l’Ambito territoriale provinciale di Crotone hanno assegnato i cosiddetti “posti di sostegno in deroga” all’inizio di quest’anno scolastico.

Per coprire quei posti non potevano essere nominati i supplenti collocati nelle graduatorie ad esaurimento e d’istituto, ma dovevano prioritariamente essere assegnati i docenti di ruolo richiedenti assegnazione provvisoria, oggi ubicati nelle più disparate zone d’Italia dopo le assunzioni della “buona scuola”.

A stabilirlo è stato il Tribunale di Reggio Emilia con l’ordinanza n. 848 del 27/03/2017 (giudice Maria Rita Serri), accogliendo un ricorso presentato dall’avvocato amministrativista Gaetano Liperoti nell’interesse di una docente di Cutro, titolare di cattedra in Emilia, che aveva richiesto di essere assegnata ad una scuola della provincia di Crotone per far valere il proprio diritto al ricongiungimento familiare.

Tale diritto le era stato negato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che si è opposto all’accoglimento del ricorso. Il Tribunale, invece, ha dato ragione alla docente, ordinando al Ministero di assegnarla ad una scuola ubicata nell’ambito provinciale di Crotone.

“Siamo soddisfatti – commenta l’avvocato Liperoti – perché tanti docenti hanno sopportato il sacrificio imposto dalla cosiddetta ‘buona scuola’ di essere trasferiti lontano dalle proprie famiglie per essere assunti in ruolo e, a causa di una prassi ingiusta e illogica, avevano poi visto negato il loro diritto di precedenza, sui posti vacanti, rispetto a chi quel sacrificio non l’ha sopportato”.

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