PNSD, dal registro elettronico 16 milioni in tutte le classi del I ciclo ai laboratori professionalizzanti

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Sedici le azioni annunciate con partenza fra settembre e novembre per attuare il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

Fra queste: 140 milioni per laboratori professionalizzanti in chiave digitale (bando il 20 settembre); 2,5 milioni per ambienti innovativi nelle scuole di periferia contro la dispersione (bando il 29 settembre); 5,7 milioni per la manutenzione della strumentazione tecnologica nelle scuole del I ciclo (bando il 15 novembre); 15 milioni per portare il registro elettronico in tutte le classi del I ciclo (bando il 16 ottobre); servizi digitali più semplici ed efficienti per le scuole (provvedimento entro il 15 settembre); lancio del nuovo design per i siti web delle scuole (a ottobre); avvio di tre tavoli per rendere le competenze digitali strutturali negli ordinamenti (entro il 15 settembre); cittadinanza digitale, un kit per ogni scuola (a ottobre); attività sulle discipline STEM in ogni scuola (a novembre); una community online per gli animatori digitali e i team per il digitale delle scuole (lancio il 12 settembre). In allegato le slide illustrate dalla Ministra.
Sempre nella mattinata di oggi sono stati rilanciati gli accordi territoriali con le Regioni e i Comuni, è stata annunciata la creazione di uno Stakeholders’ Club per riunire attorno a obiettivi comuni imprese, enti, associazioni, università che intendono sostenere l’attuazione del PNSD anche attraverso una Coalizione per l’imprenditorialità per rafforzare la diffusione di imprenditorialità e autoimprenditorialità in chiave digitale fra le ragazze e i ragazzi.

Colmare i divari ancora esistenti, in modo mirato, investendo dove è più necessario. Consolidare gli stanziamenti più importanti, come quello sulla formazione delle e dei docenti. Investire sul coinvolgimento degli innovatori che trainano tutta la comunità scolastica. Creare un ecosistema di innovazione attorno alla scuola. Saranno queste le direttrici per i prossimi passi di attuazione del PNSD.
“Dobbiamo lavorare sulle connessioni, sull’accesso, ma anche accelerare sul tema delle competenze digitali delle ragazze e dei ragazzi e sulla formazione delle e degli insegnanti: si tratta di fornire alle nuove generazioni strumenti per incidere sul presente e sul domani in maniera consapevole e di sostenere le docenti e i docenti, attraverso l’aggiornamento delle loro conoscenze, nel loro ruolo di guida delle studentesse e degli studenti. Sono loro il vero cuore del Piano Scuola Digitale. L’innovazione passa dalla conoscenza. E l’educazione non è un settore: è la condizione abilitante di un Paese. Una premessa indispensabile per tutte le altre politiche. E una scuola più innovativa influenza la domanda di innovazione, la spesa, gli investimenti”, ha chiuso Fedeli.

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