Personale ATA abbandonato dalla politica, sbloccare immissioni in ruolo e supplenze

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Mario Di Nuzzo – Si sta concludendo una stagione che ha visto protagonisti alcuni precari ATA di Catania, per aver denunciato alla Commissione per le Petizioni di Bruxelles nel 2010 e a seguire negli anni successivi, la mancata applicazione della Direttiva 1999/70/CE ai contratti a termine stipulati su posto vacante, non considerati a durata indeterminata dopo tre anni, nonostante fossero dettati da esigenze permanenti e durevoli dell’amministrazione scolastica.

Anche l’europarlamentare Rita Borsellino, presentando l’interrogazione n. E-2354/10 sollevò il problema degli ausiliari tecnici amministrativi (personale ATA) impiegati nelle scuole pubbliche con contratti a tempo determinato per diversi anni e a seguire con interrogazioni parlamentari e altri interventi politici anche gli onorevoli Siragusa, Currò, Burtone, Albanella, Iacono, Zappulla, Lombardo, ecc., nonché a livello regionale in particolare l’onorevole M. Maggio.

Alla fine di questa “partecipazione condivisa” allargatasi nel frattempo a diversi Paesi europei e alle categorie rappresentative dei lavoratori, ecc. l’organo sovranazionale ha preso coscienza della gravità del problema emettendo nei confronti dell’Italia un parere motivato nel quadro del procedimento d’infrazione n. 2010/2024 e del procedimento d’infrazione n. 2010/2045 per la non corretta trasposizione della Direttiva suddetta relativa all’accordo quadro CES, UNICE, CEEP sul lavoro a tempo determinato, ovvero per l’abuso di contratto a tempo determinato perpetrato nei confronti di migliaia di precari della scuola pubblica italiana in contrasto col principio di pari trattamento fra personale di ruolo e non di ruolo.

Dopo aver ricevuto di recente una comunicazione di archiviazione della mia petizione 1278/2010 da parte dell’organo europeo, la Commissione non di meno ha già comunicato l’archiviazione di altre petizioni, perché la riforma scolastica del governo Renzi di cui alla legge n. 107/2015 cd “Buona Scuola” ha portato il diritto nazionale in linea con le clausole 4 e 5 dell’accordo quadro allegato alla Direttiva relativa ai contratti a tempo determinato.

Dunque il 19 novembre 2015 la Commissione ha archiviato la procedura d’infrazione in relazione al settore della P.I. Resta dunque la soddisfazione non secondaria di aver contribuito in prima persona e attraverso chi, come me, ci ha creduto fin dall’inizio, di aver spronato la politica a migliorare le forme di reclutamento dei futuri dipendenti della scuola pubblica, e in particolare di aver contribuito alla stesura di una legge cd “Buona Scuola” n. 107/2015 che seppur criticata su più fronti, ha sostanzialmente contribuito alla stabilizzazione di circa 100.000 Docenti (con la previsione di altre numerose migliaia di assunzioni di docenti precari nei prossimi anni tramite Concorso), limitando altresì la durata dei contratti a tempo determinato su posto vacante a un massimo di 36 mesi, e infine prevedendo un risarcimento dei danni conseguenti alla reiterazione di contratti a termine per una durata complessiva superiore ai trentasei mesi, anche non continuativi, per tutto il personale della pubblica istruzione.

Resta solo il rammarico per chi come me ha sempre creduto nella scuola pubblica che un partito come il PD abbia escluso il personale ausiliario, tecnico ed amministrativo (ATA) dalla previsione di analogo piano di assunzioni dalle graduatorie provinciali di cui all’art. 554 del d.L.vo 297/94, come se il personale in questione non avesse titolo o merito al funzionamento dei servizi ausiliari tecnici ed amministrativi, applicando in particolare misure stringenti in materia di organici e supplenze e con ulteriori 2020 tagli in organico di diritto.

E’ sul punto che noi precari ATA non esiteremo a contrastare ogni minimo errore di questo o altro governo perchè la legge è uguale per tutti, e i processi di stabilizzazione già autorizzati per i Docenti inclusi nelle GAE andavano programmati e attuati anche per il personale ATA incluso nelle graduatorie provinciali.

Ciononostante crediamo dopo questa esperienza che tutto sia possibile, e che anche la politica possa trovare una soluzione per questa categoria, basta crederci ed avere la volontà di arrivare fino in fondo.

L’appello che rivolgiamo al governo Gentiloni e al Ministro Fedeli è di sbloccare i Ruoli per il Personale ATA su tutti i posti vacanti (al 31/08) e disponibili (al 30/06), di attuare una Revisione degli organici ATA, di correggere le norme che non consentono di nominare i supplenti, di internalizzare i servizi dei collaboratori scolastici, e di prevedere la presenza degli assistenti tecnici nelle scuole di ogni ordine e grado.

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