Pensioni: sconto contributivo donne per Ape sociale, adeguamento età e rivalutazioni. Governo e sindacati al lavoro

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Prosegue il confronto Governo-sindacati sulle pensioni con la riunione svoltasi nella giornata di ieri. 

Gli argomenti affrontati, come apprendiamo da “Il Sole 24Ore”, riguardano:

  1. l’Ape sociale donne;
  2. l’adeguamento all’aspettativa di vita dell’età pensionabile;
  3. le risorse disponibili;
  4. la rivalutazione delle pensioni.

Per quanto riguarda il primo punto, il Governo ha proposto uno sconto contributivo di 6 mesi per ogni figlio sino ad un massimo di due anni. Così, per le donne rientranti nell’Ape sociale (nel caso della scuola le maestre dell’infanzia) i requisiti sarebbero sempre 63 anni di età e 28 anni di contribuzione (non più 30 in caso di disoccupazione) 0 34 (non più 36  in caso di lavori gravosi, ove rientrano le insegnanti dell’infanzia).

Riguardo all’adeguamento all’aspettativa di vita dell’età pensionabile, i sindacati hanno chiesto che il meccanismo venga bloccato, ma il Governo al riguardo è stato chiaro e deciso: l’adeguamento si può bloccare soltanto se i dati Istat su invecchiamento e mortalità facciano emergere un nuovo quadro, quindi se si registra un abbassamento della speranza di vita.

Per quanto riguarda le risorse disponibili, si deve attendere la nota di aggiornamento del DEF, che potrebbe incrementare le risorse disponibili. Se dovesse esserci un incremento, il Governo potrebbe pensare di:

  • ampliare la platea di beneficiari dell’Ape;
  • incrementare lo sconto contributivo, di cui sopra, per le donne;
  • derogare all’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita per le attività maggiormente gravose.

Quanto all’ultimo punto, l’esecutivo si è impegnato a svolgere un lavoro di verifica sulla composizione del paniere che è alla base delle medesime rivalutazioni.

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