Pensioni anticipate: Ape, Ape social, usuranti e precoci, tutte le novità contenute nella Legge di Bilancio

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Quali sono le misure di flessibilità che permetterebbero un pensione anticipato che si attendono all’interno della Legge di Bilancio?

La flessibilità in uscita, come già annunciato, sarà suddivisa in due pacchetti, uno che consentirà la pensione anticipata e sarà contenuto nella prossima legge di Bilancio, mentre il secondo, meno urgente, vedrà un provvedimento ad hoc nel corso del 2017.

In attesa della presentazione della Legge di Bilancio (nuovo nome dato alla Legge di Stabilità a partire da quest’anno) vediamo quale sarà il primo pacchetto in essa contenuto e  quali saranno le misure che renderanno più flessibile il pensionamento.

La misura principale per permettere la flessibilità in uscita sarà sicuramente rappresentata dal prestito pensionistico, l’APE, che grazie ad un prestito erogato dalle banche permetterà un anticipo di 3 anni e 7 mesi rispetto ai requisiti richiesti per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Ovviamente i pensionati, poi, dovranno restituire il prestito con prelievi ventennali sulla pensione con relativi interessi che potranno portare a decurtazioni fino al 4,7% per ogni anno di anticipo.




Per i lavoratori in situazioni economiche o di salute svantaggiati, invece, sarà possibile fruire dell’Ape Social, completamente gratuita poichè i costi saranno sostenuti dallo Stato. Potranno accedere a questo tipo di Ape gratuita i disoccupati che hanno terminato l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, coloro che versano in condizioni di salute precaria, coloro che svolgono mansioni che potrebbero contribuire ad aggravare lo stato di salute e coloro che svolgono i cosiddetti lavori usuranti.

Un’altra misura che sarà contenuta nella legge di Bilancio sarà quella riguardante il cumulo gratuito dei contributi per valorizzare le carriere discontinue: in questo modo i lavoratori che nella propria vita lavorativa hanno versato i propri contributi in casse diverse potranno, sommandoli, raggiungere il requisito per il pensionamento.

Un altro intervento che si attende all’interno della Legge di Bilancio riguarderà la quattordicesima dei pensionati: così come annunciato dal ministro Poletti, infatti la platea dei beneficiari dovrebbe essere allargata a tutti coloro che percepiscono un reddito da pensione fino a 13mila euro (quindi 1000 euro al mese). Nello stesso tempo tutti i trattamenti di quattordicesima già in essere, così come quelli futuri, subiranno un incremento del 30%.

Sempre all’interno della Legge di Bilancio si attende anche un’ottava salvaguardia per risolvere definitivamente il problema esodati e permettere, così, a coloro che sono stati esclusi dalle 7 precedenti tutele di raggiungere il pensionamento.

Altro intervento che dovrebbe essere inserito dovrebbe riguardare i lavoratori precoci, per i quali però, i limiti di accesso alla pensione anticipata sembrano essere molto rigidi: soltanto chi ha lavorato almeno 12 mesi effettivi prima del compimento dei 19 anni, infatti, potrà accedere alla cosiddetta quota 41, ovvero al pensionamento anticipato con 41 anni di contributi versati indipendentemente dall’età anagrafica. Oltre ai 12 mesi di lavoro effettivo prima del compimento dei 19 anni, questi lavoratori precoci, però, devono rientrare in determinati profili che sembrano essere bisognosi di tutela.

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